Ti ho amato due volte by Elizabeth Thornton

Ti ho amato due volte by Elizabeth Thornton

autore:Elizabeth Thornton
La lingua: ita
Format: azw3
Tags: Romance, Foreign Languages, Italian, Foreign Language Fiction, Literature & Fiction
editore: MONDADORI
pubblicato: 2015-05-22T22:00:00+00:00


***

Durante il ricevimento che seguì, Jessica non tradì la propria incertezza: doveva interpretare una parte e la recitò meglio che poté. Non era difficile, la madre di Lucas l’aveva preparata bene. Seguire correttamente il protocollo tra tutta quella gente d’alto rango per lei era una questione di orgoglio. Tutti erano gentili e amichevoli... a eccezione di tre persone: Ellie, Perry e Bella. Ellie era immusonita, Perry era di cattivo umore e Bella era verde di rabbia.

Con la coda dell’occhio, Jess vide Ellie lasciare agitata la stanza, seguita da Perry, nero come il tuono. Sospirò. Era estenuante avere tra i piedi due giovani completamente privi di controllo. Cominciava a rendersi conto di quanto fosse difficile essere adolescenti.

Il suo sguardo si posò poi su Bella. Era al centro di un gruppetto che pendeva dalle sue labbra, ma nello stesso tempo guardava avida i tesori contenuti nella stanza.

Che ironia: ad Hawkshill lo sguardo d’aquila di Bella aveva cercato di cogliere ogni difetto, e lei, Jessica, si era vergognata dello squallore del posto. Ora essa sgranava gli occhi a tutto quello che vedeva, gli inestimabili quadri alle pareti, le porcellane di Sèvres, i tappeti di Aubusson, e soprattutto, le imponenti colonne corinzie e gli impareggiabili interni progettati da Adam. Si sarebbe dovuta sentire vendicata, se non addirittura trionfante, ma tutto quello che sentì fu pietà. Bella aveva qualcosa che non si poteva comperare, di cui non si rendeva nemmeno conto: un marito che l’amava. Rupert era al suo fianco, con un triste sorriso sulle labbra, come se sapesse che non sarebbe mai stato abbastanza affascinante per Bella.

Non poté fare a meno di ripensare a quella sera a Haig House, quando Bella l’aveva assalita. Più ci pensava e più era sicura che fosse stata proprio lei. Era rimasta così provata da quell’incidente che, quando la mattina dopo Lucas era arrivato e le aveva comunicato che sarebbero partiti quel giorno per Londra, anziché protestare per i suoi modi arbitrari, era stata felice di andarsene da lì.

“Non ho mai desiderato una donna quanto te” le aveva detto.

Desiderato, non amato. Ma guardando Rupert con Bella, notò la differenza. Lucas non era pazzo di lei.

La gente le chiacchierava intorno e Jess prendeva parte alle conversazioni, sorrideva, ma i suoi pensieri divagavano verso Hawkshill e l’ultima volta che era stata lì. Forse non sarebbe dovuta ritornare, ma non aveva voluto che i ragazzi pensassero che li stesse abbandonando. Salutarsi era stato triste per tutti. Joseph aveva detto che se non avessero smesso di piangere sarebbe stato obbligato a costruire un’arca, come Noè. Quando si era sporta fuori dalla carrozza per un ultimo addio, Joseph aveva detto molto seriamente, solo per lei: — Tre hurrah per Jessica Hayward.

— Non Suor Marta? — gli aveva chiesto.

Aveva scosso la testa. — So che Jessica Hayward è una vincente.

Quelle parole le erano state di grande conforto.

Qualcuno si complimentò per la bellezza della casa e lei distolse a fatica i suoi pensieri dal passato, diede uno sguardo intorno e annuì. Ornato da snelle colonne di



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