I segreti di Justine (Italian Edition) by Christine Merrill

autore:Christine Merrill [Merrill, Christine]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858935910
editore: Harlequin Mondadori
pubblicato: 2015-06-18T22:00:00+00:00

11

Justine estrasse una fila di spilli e disfece gli ultimi nodi del merletto sul cuscino, in modo da rimediare agli errori commessi quando aveva perso la concentrazione. Forse avrebbe dovuto chiedere a Will di leggere Walter Scott, quella sera, in particolare il brano che parlava di inganni e complicati intrighi.

«Siete sicura che non vi viene in mente niente riguardo all’incidente che possa chiarire l’accaduto?»

Poiché stava inventando la storia man mano che raccontava, dubitava di conoscere i dettagli in cui lui sperava. «Non ero abbastanza vicina per vedere. Ed è successo tutto troppo in fretta.» Per l’intera durata della cena le aveva fatto domande sul passato. Dopo circa due ore, non aveva compiuto alcun passo avanti, ma lei continuava a stare in bilico sulla lama di un rasoio.

Will rimase in silenzio per un momento e lei colse l’opportunità per cambiare le carte in tavola.

«Secondo me, è una buona cosa che non ricordiate. Immaginate che vi fosse tornato in mente all’improvviso, sconvolgendovi? Montare di nuovo in sella è stato pericoloso. Se fosse successo qualcosa e foste caduto di nuovo?»

Adesso venne il suo turno di sentirsi a disagio, e prese ad agitarsi sulla sedia come un bambino colpevole.

Justine alzò lo sguardo dal ricamo, troppo sorpresa per ricordare il ruolo che stava recitando. «Siete caduto di nuovo, non è vero?»

«Non è stato niente» si affrettò a rispondere lui. «Mi sono rialzato non appena ho ripreso le forze. Ma ciò mi rende ancora più confuso sulle cause del primo incidente.»

«Non so perché mi sia data tanto disturbo per assistervi, se sprecate scioccamente quanto avete recuperato.» Al pensiero del marito di nuovo a terra, ferito, era davvero allarmata? Era sempre triste quando un uomo tanto giovane e vitale incappava in un tragico incidente. Ma da quando le importava?

Will andò da lei, mortificato. «Se vi dà preoccupazione, non ci proverò più. Il cavallo di Adam è un bruto. Non uscirò più con lui.» Era inginocchiato di fronte a lei e vi rimase finché non fu sicuro di aver sortito l’effetto desiderato. «Mi avete perdonato?»

«Certo» disse lei, cercando di ricorrere al solito sorriso calmo, pur senza riuscirci.

«Molto bene» affermò lui, poi guardò il lavoro che teneva in grembo. Lei ricominciò ad annodare, mentre lui fissava, ipnotizzato dal tintinnio e dai movimenti ritmici dei fuselli d’osso, dalla precisione degli spilli e dal passo lento ma costante con cui il pezzo finito aumentava. «Che cosa state facendo?» le chiese alla fine, incapace di trattenere la curiosità.

«Non lo so ancora. Un bordo per qualche indumento. È un vecchio disegno e lo faccio senza pensare. Ma viene molto carino.»

«Se non ne conoscete l’utilità, allora perché lo state facendo?»

«Per tenere le mani occupate» ribatté lei. «Il diavolo si serve degli oziosi.»

«Avete pensato al mio consiglio di ieri sera?»

Lei si accigliò, cercando di ricordare cosa le avesse detto.

«Quando vi ho suggerito di fare qualcosa per voi» le spiegò lui. «Un bordo per quel corpino, magari.» Le stava fissando il seno.

Justine posò una mano sul petto per nasconderlo. «Mi dispiace se la veste è troppo scollata.

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