La città sospesa by Carrie Ryan & John Parke Davis

autore:Carrie Ryan & John Parke Davis [Ryan, Carrie & Davis, John Parke]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852074073
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

17

ONESTAMENTE, POTEVA ANDARE MEGLIO

Marrill fu travolta da un senso di nausea, peggiore di quello provocato da Remy e Coll che oscillavano sotto i suoi piedi. Era vero. Sulla Corrente, la Nave di Ferro era entrata nel gorgo dietro di loro. Ma a Monerva era arrivata anni prima del Kraken.

La continuità non può essere garantita.

Il Capitano della Nave di Ferro era qui, ora. Ed era andato alla Macchina dei Desideri.

«Deve aver trovato il Sifone e averlo fatto partire con il motore al massimo» disse la donna alta, Talaba, da sotto il suo stendardo di stracci. «Dopo il suo arrivo ha cominciato davvero a pompare l’acqua della Corrente, e gli ingranaggi hanno cominciato davvero a girare. Una cosa piuttosto esaltante, come potete immaginare. Con la marea sono arrivati un sacco di nuovi materiali da costruzione.»

L’omino sul piedistallo annuì entusiasta. «Guardate quanta roba nuova!» Indicò un punto in basso, dove diverse gru faticavano a sollevare un intero magazzino. «Non c’è stato un carico come questo dai tempi del Re del Sale e della Sabbia, quando il Sifone risucchiò un piccolo mondo secondario e lo sbriciolò.»

«L’Arcipelago a Pezzi» mormorò Marrill. Ancora una volta Ardent aveva ragione. Era stato un mondo come il suo, attirato nella Corrente e distrutto dalla sua magia pura. Attirato, ora lo sapeva, dal Sifone di Monerva.

Un mondo come il suo.

«Marrill?» disse Fin girandole intorno. «Ti senti bene?»

Le stava girando tutto. Aveva un’espressione vacua e i suoi occhi vagavano sulla superficie liscia del Muro, fino alla torre contorta in cima, agli sbuffi di fumo e di fuoco arancione che salivano dal lato opposto, qualunque cosa ci fosse stata lì.

Prima c’era stata l’alluvione-lampo in Arizona, e il misterioso messaggio sul cartello di stop. Poi il negozio di Roseberg. Ora questo magazzino.

“La corrente toccherà di nuovo il tuo mondo. Ma se fosse tanto vicina a te da capitarci di nuovo per sbaglio, vorrebbe dire che le cose vanno molto, molto male.”

«Oh no» sussurrò. «Oh no, no.»

Remy le afferrò una gamba. «Cosa? Perché dici “oh no”?»

Marrill si portò una mano al petto e le lacrime le spuntarono negli occhi. «Stavolta tocca al nostro mondo, Remy» disse. «La Corrente sta toccando il nostro mondo. L’Arizona, Boston… tutto quanto!»

«Basta così» ordinò Remy. «Facci scendere, Coll. Riunione!»

Coll grugnì. «Con piacere» disse facendole tornare a terra. Fin atterrò sulla piattaforma accanto a loro.

«Avanti, spiega» disse Remy.

Marrill deglutì, cercando di mantenere la voce ferma.

«È il Sifone. Il Capitano della Nave di Ferro è già qui. Ha fatto qualcosa perché il Sifone aspiri più velocemente l’acqua della Corrente, e ora va così forte che sta risucchiando il nostro mondo nella Corrente Pirata. La magia lo distruggerà, proprio com’è successo al mondo che è diventato l’Arcipelago a Pezzi!»

Remy barcollò e dovette reggersi al braccio di Coll. «Okay, era meglio se non chiedevo.»

Fin intervenne. «Scusate se interrompo il vostro momento di disperazione, ma c’è qualcun altro che si preoccupa di quale potrebbe essere il desiderio del Capitano?»

Marrill si prese la testa fra le mani. Le cose andavano sempre peggio. «La Marea di Ferro» mormorò.

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