Just beat it! (JBI) (Italian Edition) by Daniela Barisone & Juls Sk Vernet

autore:Daniela Barisone & Juls Sk Vernet [Barisone, Daniela & Vernet, Juls Sk]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788899549626
editore: Dark Room Books
pubblicato: 2019-11-02T23:00:00+00:00

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Il video impiegò qualche giorno in più per essere editato e tagliato nel modo migliore. Avevano girato la domenica, ed era arrivato il mercoledì sera. Nel frattempo a Tom era successo di tutto e di più, tra la chiacchierata con Danse e la curiosa conversazione con il Prof alla Gingerbread House, dove aveva passato la serata a guardare quelle sirene glitterate che gli avevano fatto venire più di una scalmana. Era poi stato a pranzo con i colleghi della Task Force.

Mentre mangiavano Sten aveva catturato su di sé tutta l’attenzione. Il suo sospettato, infatti, era stato trovato in possesso di pedopornografia ed era stato prontamente arrestato. L’agente era depresso al punto da aver ordinato una birra durante l’orario di lavoro, ed era così sconvolto da non essersi ancora ubriacato, lui che reggeva meno alcol di un bambino. Carrie – tornata dalle ferie proprio quel giorno – gli sedeva accanto e gli accarezzava una spalla, cercando di consolarlo.

La scena sarebbe stata divertente, se Sten non fosse proprio andato nel pallone per via di quanto accaduto.

«No, ma… capite? Adesso devo ricominciare tutto daccapo con un nuovo sospettato. Quel cretino! Non poteva continuare a guardare snuff movie stupidi? Cosa c’è di male nella sana routine? Adesso lo butteranno in prigione e fonderanno la chiave e lo sapete cosa succede ai pedofili in galera!»

Carrie si sporse a dargli un bacino sulla guancia.

«Sten, era un uomo molto cattivo. È giusto che sia in prigione».

Sten scosse la testa bruscamente.

«Lo so! Sono contento che l’abbiano arrestato! Uno così non deve essere libero! Ma… adesso mi tocca ricominciare tutto daccapo».

Tom faceva fatica a capire quale fosse l’originale punto di vista del collega, ma era anche vero che non era un fine psicologo. Carrie sembrava più attenta a cosa stesse passando il grosso agente biondo.

«Lo so, Sten, è una seccatura. Ma c’è un motivo per cui sei in questa unità, ed è che sei dannatamente bravo nel tuo lavoro. Sarà molto fastidioso per qualche giorno, ma presto ti abituerai, ok? Avrai una nuova routine tutta tua».

Carrie si spinse persino ad allungare una mano per sfiorargli i capelli. Sten sembrò volersi sottrarre per un attimo, poi si rilassò e lasciò che la donna lo toccasse.

«Lo sai, Odessa, di solito non mi piace essere toccato, però se lo fai tu non mi dà fastidio».

Carrie sorrise.

«Meno male. D’altra parte, sgozzerei chiunque altro dovesse chiamarmi Odessa, quindi siamo pari».

Sten accennò un sorriso, poi tirò un profondo sospiro.

«Sei fortunato, Elliott, il tuo è così noioso e affidabile che non dovrai aspettarti sorprese. Con lui la routine è salva».

Be’, era un punto di vista come un altro.

Tannebaum era in effetti la persona meno sospetta dell'universo, a meno che il suo crimine non fosse essere una schiappa ai videogiochi o bestemmiare gli dèi di Dragon Age quando finiva in uno Squarcio di livello troppo alto.

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