Orrore, schifo, guerra by Julia Yakovleva;

Orrore, schifo, guerra by Julia Yakovleva;

autore:Julia, Yakovleva; [Yakovleva, Julia ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Plurali
ISBN: 9788815374462
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2023-06-15T00:00:00+00:00


12.

Comincio ad avere paura

Sto sognando e mi rendo conto che il mio sogno parla della guerra. Sogno una gatta con i cuccioli. Faccio tanti piccoli movimenti inutili per portare i gattini in un altro posto che io stessa non conosco. Ma poi arriva un cane e se li mangia tutti.

Su questi bambini non cadono le bombe. Le loro case non sono distrutte. Non sono stati feriti dai frammenti delle granate. Alcuni sono dovuti partire con i loro genitori, ma anche in questo caso non si trattava di una fuga dai bombardamenti. Il loro trauma è chiamato «trauma di testimonianza». È il trauma che vive la persona che vede, che sa, ma che non può in alcun modo influire. Che per ora non può influire.

«Un aereo mi è passato sopra, il frastuono mi ha spaventato molto, anche se so che era solo un aereo e che non lanciava bombe».

«Comincio ad avere paura quando vengo guardata».

«Cerco di uscire meno di casa».

«Dall’esterno può sembrare che io stia lì seduto con il mio telefono a sospirare. Ma non è così».

«Indossava un’uniforme verde e io mi sono spaventata tanto e il mio cuore ha iniziato a battere forte da solo».

«Recentemente mi sono reso conto che non riesco a sopportare il rumore di passi pesanti. Voglio dire, da bambino mi piaceva il suono dei tacchi che battono sul parquet o sulle piastrelle, ma ora quando cammino sull’asfalto e sento i miei passi, mi vengono immediatamente in mente le foto di Buča e i video del resto dell’Ucraina. È come se stessi diventando io stesso un soldato russo che uccide i civili e spara contro gli ospedali pediatrici. Il rumore dei miei passi ha iniziato a disgustarmi, così ora cerco di camminare il più silenziosamente possibile per evitare di sentire di nuovo quel rumore».

«Ho sognato che l’intera città era ricoperta di nastri verdi. Sa, come a Capodanno, quando si appendono festoni lungo tutta la Prospettiva Nevskij. Solo che nel mio sogno non era decorata con dei festoni ma con dei nastri verdi, come se fosse stato fatto per Pasqua. Non si possono vietare la Pasqua e la primavera».

I nastri verdi sono un simbolo della protesta contro la guerra. Questa ragazza è più grande di Giulietta e più giovane della Tat’jana di Puškin, ma non di molto. Il suo sogno parla dell’arrivo della primavera a Narnia.



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