Le belle addormentate by Andreas Wagner

Le belle addormentate by Andreas Wagner

autore:Andreas Wagner [Wagner, Andreas]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788833943022
editore: © 2024 Bollati Boringhieri editore
pubblicato: 2024-03-03T23:00:00+00:00


7. I neuroni dei numeri

Tra tutte le capacità umane alla base della nostra civiltà, la matematica spicca più delle altre. Di umili origini, legate al commercio e alle tasse nella Mesopotamia, ha finito per diventare il fondamento della tecnologia moderna, e non solo: la matematica ha contribuito a formulare leggi di natura che si applicano tanto alla struttura delle particelle subatomiche quanto al cosmo intero, fino ai primi giorni di esistenza dell’Universo. La matematica rivela principi validi non solo sulla Terra, ma anche su qualsiasi altro pianeta di questa o di altre galassie.

Non c’è da sorprendersi, quindi, se gli scienziati si sono chiesti da dove provenga la matematica, scoprendo che le sue radici affondano in un talento antico, rimasto sopito per gran parte della storia dell’umanità. È un talento formatosi in eoni di evoluzione darwiniana, come la capacità di alcuni animali di scoprire nuovi strumenti, ma del quale, a differenza di quest’ultima, conosciamo molto meglio le origini. Ad esempio, sappiamo quali circuiti neuronali utilizza. Sono proprio quei circuiti a insegnarci che anche le innovazioni più rivoluzionarie della nostra cultura possono aver bisogno di attendere migliaia di anni prima che giunga il loro momento.

Per risalire alla fonte delle nostre capacità matematiche, agli psicologi piace studiare i lattanti. La ragione è che non sono ancora entrati in contatto con l’istruzione matematica. Gli esperimenti con i lattanti, però, sono problematici, perché non possono dirci cosa pensano o provano. Per fortuna si tratta di un ostacolo che può essere aggirato, grazie al fatto che un lattante guarda più a lungo una scena quando è sorpreso da un evento inaspettato, come una palla che rimane sospesa a mezz’aria o un pupazzo che scompare all’improvviso. Eventi del genere violano leggi fisiche fondamentali che anche un lattante capisce. Ed è proprio su tale comprensione che fanno leva gli esperimenti degli psicologi.

In uno di questi esperimenti, un lattante siede davanti a un teatrino. Da un ingresso laterale entra una mano che posa sulla scena un topolino giocattolo per poi ritirarsi. A quel punto si alza uno schermo che nasconde il topolino alla vista del bambino. La mano riappare con un altro topolino, si sposta dietro lo schermo, lo posa accanto al primo e si ritira, visibilmente vuota. Ora sulla scena ci sono due topolini, ma lo schermo impedisce al bambino di vederli.

I lattanti non saranno in grado di parlare ma sono svegli. Sanno che dietro lo schermo devono esserci due topolini. A quel punto, però, lo sperimentatore rimuove di nascosto il secondo topolino servendosi di una botola, e quando lo schermo si abbassa, sulla scena non resta che un topolino. Il lattante reagisce manifestando perplessità: il suo sguardo si sofferma sulla scena molto più a lungo di quando i topolini visibili sono due. Un topolino più un topolino dovrebbe essere uguale a due topolini, e quindi il lattante sa che qualcosa non torna.

In un esperimento ancora più semplice, una psicologa mette due secchielli opachi vicino a un lattante seduto sul pavimento. I secchielli sono abbastanza distanti da impedire al bambino di raggiungerli.



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