In the labyrinth by H. Joking

In the labyrinth by H. Joking

autore:H. Joking [Joking, H.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788893127981
editore: Triskell Edizioni
pubblicato: 2020-08-09T22:00:00+00:00


Scossa e provata, volsi lo sguardo intorno con l’impressione di non vedere nulla di ciò che mi circondava. «Avete detto SACM? Come conoscete quel nome?» biascicai, comprendendo che le cose che non sapevo erano improvvisamente divenute troppe e che la loro ombra rischiava di allungarsi su tutto ciò che da sempre pensavo di conoscere.

«Abbiamo nozione di molte altre cose che riguardano tuo padre,» disse Cielo Stellato.

L’aria di quel posto si era fatta di colpo insopportabilmente torrida e asfissiante. Cercai di riprendere fiato e un pesante cerchio mi avvolse la testa. «Che cosa intendete dire?» ansimai.

«Da quanto non vedi Isaac Cook?» fece la regina, storpiando il nome di mio padre e mantenendo una calma che per la prima volta mi parve ipocrita e detestabile.

Il cuore mi balzò nel petto. «Io n-non capisco… Ormai sono cinque anni che ci ha lasciati.»

«E fammi indovinare, un giorno è scomparso nel nulla, dico bene?»

Lo stomaco mi si contrasse tanto che percepii un pungente bruciore in fondo alla gola. «Ma come fate a saperlo? Chi siete? Che cosa volete da me?»

Lontana, da qualche parte, udii la voce di Ryan che mi chiamava. «Muluc! Muluc! Che cosa le avete detto? Lasciatela!»

Mi accorsi che sembrava agitato, eppure le immagini erano divenute confuse. Avevo l’impressione di vedere solo la regina Cielo Stellato, in quel momento.

«Avanti, calmati, voglio solo liberarti la vista dalle bende che forse troppo a lungo l’hanno offuscata,» mi disse. «Ebbene, tuo padre è stato qui.»

«C-che cosa?»

«Come voi, è riuscito a sfuggire al labirinto e, sempre come voi, è giunto alle nostre terre.»

«M-mi state dicendo che lo avete c-conosciuto?»

«Non direttamente e soltanto per notizie riportate. Ma molte voci girarono e continuano a girare sul suo conto.»

Una boccata d’aria parve finalmente raggiungere i miei polmoni. «Allora è vivo!» gridai, sentendo un nodo stringermi la gola. «E dove si trova adesso? Ditemelo, vi supplico! Voglio vederlo!»

Ma il volto della regina rimase immobile. «Non possiamo darti le risposte che cerchi. Egli è morto ormai da tempo.»

Mi ammutolii, mentre gli occhi mi si riempivano di lacrime.

Per un attimo, avevo creduto che pure quell’evento, come tutta la realtà che mi circondava, potesse nascondere aspetti a me sconosciuti e forse migliori di quanto supponessi. Ma l’attraente illusione durò solo un battito di cuore.

«Non credo che tu e i tuoi compagni abbiate avuto modo di conoscere le nostre terre o di vedere Ebet-ha’al, il Messaggero simile all’acqua,» continuava intanto Cielo Stellato. «Essa è la città che confina con quella in cui ti trovi, Cha’n-tuun, il Guardiano di pietra, ed è la terra dei nostri più grandi nemici.»

«Cosa c’entra questo con mio padre?»

«Oh, c’entra eccome, ragazzina,» si intromise Avvoltoio che Fruga corrugando la fronte con spregio, «perché tuo padre collaborava con Ebet-ha’al alla costruzione di un’arma portentosa, in grado di distruggerci.»

Lo guardai come se non intendessi le sue parole e la testa ricominciò a girarmi. «No, è impossibile. Lui non avrebbe mai fatto del male alle persone!»

«Questo è quello che credi tu, ma sei sicura di averlo conosciuto veramente?» mi fece notare Avvoltoio che Fruga.

Non risposi.



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