Impuro (Italian Edition) by M. J. Heron

autore:M. J. Heron
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Foreign Languages, Horror & Science Fiction, Science Fiction & Fantasy, Contemporary Fiction, Paranormal, Foreign Language Fiction, Romance, Fantasy, Paranormal & Urban, Literature & Fiction, Italian
ISBN: 9788851135423
editore: De Agostini
pubblicato: 2016-01-03T23:00:00+00:00

***

Uscito dalla dimora reale, Shamnos salì sull’Audi nera, alzò lo stereo a tutto volume e partì sgommando. Un assolo di chitarra riempì l’abitacolo. L’immagine del viso di Vanja monopolizzò i suoi pensieri. La rivide quella dannata mattina di cent’anni prima. Era distante, fredda e non lo guardava negli occhi. Per tutta la durata delle esercitazioni aveva provato a carpire un suo pensiero, a indovinare l’origine del suo stato d’animo, ma senza risultato. Lei aveva addirittura evitato ogni contatto fisico, anche minimo, si era limitata a eseguire gli ordini senza eccellere in alcuna prova. Aveva tentato di parlarle, pensando di essere lui la causa del malessere. I rapporti tra Shamnos e le donne non erano mai stati facili, con lei invece si era impegnato sul serio, voleva che tra loro funzionasse. Avevano litigato in diverse occasioni, non ricordava nemmeno più i motivi, ma ogni volta erano riusciti a trovarsi, tranne quel maledetto giorno. Lei gli aveva chiesto di starle lontano per un po’, doveva sistemare una cosa, lui voleva andare a fondo della situazione e capire le reali cause di quel comportamento.

L’aveva seguita fino a casa e lì si era trovato davanti a una scena raccapricciante. Il fratello di Vanja era inginocchiato a terra, con una lama di iridio in pugno, chino sul corpo di Samira. Gli erano bastati pochi attimi per capire che il soldato era in preda alla tikosaima. Aveva inspirato e cercato di mantenere il controllo. Il fratello di Vanja era spacciato, doveva essere ucciso subito. Aveva chiesto a lei di farlo, sapeva che ogni secondo era prezioso, se avesse atteso sarebbe stato ancora più difficile. Nei suoi occhi aveva letto debolezza e disperazione. La capiva ed era addolorato nel vederla così.

Se solo fosse entrato lui per primo in quella stanza non avrebbe esitato un attimo, avrebbe tolto la vita al kurann affetto da tikosaima risparmiando a Vanja la sofferenza di essere lei a doverlo fare. Ma non poteva agire in prima persona, era una questione di rispetto, di principio e di dovere. Se avesse ucciso lui quel soldato avrebbe decretato la debolezza di lei. La kurann che amava era uno degli elementi migliori, non poteva accettare una sua defezione nell’eseguire un ordine ben preciso del Regens, sarebbe stato l’inizio di un rapido declino. Eliminare gli schiavi della brama di sangue era un compito primario e irrevocabile. Shamnos non poteva e non voleva toglierle la dignità e la possibilità di una carriera militare. Del resto il destino di suo fratello era ormai segnato, non voleva che anche lei potesse essere trascinata nel fango per colpa di una debolezza.

Ricordò quanto era rimasto deluso quando aveva capito che lei era al corrente della malattia del fratello. L’atteggiamento così strano di quella mattina era dovuto al fatto che Vanya gli aveva nascosto la verità. Non informandolo della situazione era venuta meno ai principi che stavano alla base del giuramento come Guardia del Regens. Non solo aveva omesso un’informazione dovuta per legge al proprio Generale, ma aveva anche taciuto una verità così

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