La mela d'oro by Robert Shea Robert Anton Wilson

La mela d'oro by Robert Shea Robert Anton Wilson

autore:Robert Shea Robert Anton Wilson [Robert Anton Wilson, Robert Shea]
La lingua: it
Format: mobi
ISBN: 8886926383
editore: ShaKe
pubblicato: 1996-12-31T23:00:00+00:00


QUANDO ATLANTIDE DOMINAVA LA TERRA

Il titolo comparve in lettere che apparivano come blocchi di pietra ammucchiati gli uni sugli altri a formare una specie di ziggurat. Venne seguito da inquadrature della terra così come appariva trentamila anni fa, durante le grandi ere glaciali, che mostravano mammut lanuti, tigri dai denti a sciabola e cacciatori di Cro-Magnon, mentre un narratore spiegava che la più grande civiltà mai conosciuta dall’uomo sta fiorendo sul continente di Atlantide. Gli Atlantici non sanno nulla del bene e del male, spiega il narratore. Comunque vivono tutti fino a cinquecento anni d’età e non temono la morte. I corpi di tutti gli Atlantici sono ricoperti di pelo, come quelli delle scimmie.

Dopo aver visto diverse scene domestiche in Zukong Gimorlad-Siragosa, la più grande e centrale delle città sul continente (ma non la capitale, dato che gli Atlantici non hanno governo), ci spostiamo verso un laboratorio dove il giovane scienziato (cento anni) GRUAD sta mostrando un esperimento biologico a un collega, GAO TWONE. L’esperimento è un enorme uomo-serpente acquatico. Gao Twone ne è colpito, ma Gruad dichiara che è annoiato; desidera cambiarsi in una maniera inaspettata. Gruad è già strano - a differenza degli altri Atlantici, non è coperto di pelo, ma ha solo corti capelli biondi in testa e una corta barba. A paragone con gli altri Atlantici appare odiosamente nudo. Indossa un abito a collo alto verde pallido e lunghi guanti. Dice a Gao Twone che è stanco di accumulare conoscenze per amore della conoscenza. "È soltanto un altro travestimento della corsa al piacere, alla quale già troppi dei nostri concittadini Atlantici devolvono le proprie vite. Naturalmente, non c’è nulla di male nel piacere - smuove le energie - ma sento che esiste qualcosa di più alto ed eroico. Non ha ancora un nome, ma so che esiste."

Gao Twone è un po’ scandalizzato. "Tu, quale scienziato, puoi dire di sapere che qualcosa esiste senza averne le prove?"

Gruad è sconfortato dal fatto e ammette: "La mia lente ha bisogno di pulizia", ma dopo un momento rimbalza di nuovo. "Eppure, anche se ho i miei momenti di dubbio, credo che la mia lente sia davvero limpida. Naturalmente, devo trovare le prove. Ma anche adesso, prima d’iniziare, sento di sapere quello che troverò. Potremmo essere più grandi e migliori di quello che siamo. Guardo quello che sono e talvolta mi disprezzo. Sono solo un animale intelligente. Una scimmia che ha imparato a giocare con degli attrezzi. Voglio essere molto di più. Ti dico che possiamo essere quel che sono i lloigor, e anche di più. Possiamo conquistare il tempo e catturare l’eternità, come loro. Intendo arrivarci o distruggermi mentre ci provo."

La scena passa a una sala per banchetti dove INGEL RILD, un venerabile scienziato di Atlantide, ha riunito altri importanti personaggi per celebrare il risultato di una ricerca spaziale, la produzione di un’eruzione solare. Ingel Rild e i suoi associati hanno progettato un missile che, colpendo il sole, provoca un’esplosione. Spiega all’assemblea di fumatori di marijuana: "Possiamo controllare al secondo il momento dell’eruzione e al millimetro la distanza alla quale si innalzerà dal sole.



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