Assistente cercasi by Hannah Nicole Maehrer

Assistente cercasi by Hannah Nicole Maehrer

autore:Hannah Nicole Maehrer [Maehrer, Hannah Nicole]
La lingua: ita
Format: epub
editore: SPERLING & KUPFER
pubblicato: 2024-02-29T12:00:00+00:00


27

EVIE

QUELL’USCITA era a dir poco incauta. Più si avvicinavano alla fucina, più la corda invisibile al collo di Evie si stringeva. Avrebbe dovuto rifiutare; qualsiasi scusa sarebbe andata bene. In genere, era abbastanza brava a fare commenti fuorvianti in grado di dissuadere anche i più curiosi. Gli ultimi due mesi al lavoro le avevano dato la stupenda opportunità di fare pratica.

Invece, era stata travolta dallo choc e così stava per entrare nell’ultimo posto in cui avrebbe voluto stare, ad affrontare l’ultimo uomo che avrebbe voluto rivedere. Era come se la sua parte conscia le urlasse di scappare attraverso uno spesso vetro, attutita. Non le avrebbe dato ascolto.

Poteva farcela. Per Trystan.

Con un respiro profondo, estrasse dalle tasche i palmi sudati e li strofinò sulla gonna. Poi, però, nello scorgere la sagoma massiccia di Otto Warsen fu assalita da un forte conato di nausea.

Aveva il viso macchiato di fuliggine ed era intento a lucidare con uno straccio una bellissima spada all’esterno della bottega adiacente alla casa. Evie si sentì addosso i suoi occhi mentre gli si avvicinava insieme al capo.

Il Cattivo.

Non era sola né in pericolo, e allora perché aveva l’impressione di essere un sacrificio umano?

Squadrandola dalla testa ai piedi, lo sguardo viscido del fabbro percorse ogni centimetro visibile della sua pelle. Le ci volle tutta la sua forza di volontà per non tornare a casa e farsi un bagno bollente.

Non era la prima volta che vedeva mastro Warsen da quando l’aveva piantato in asso. Dalla sera in cui lui le aveva chiesto di «fargli compagnia», con il fiato che puzzava di rum. Dopo avergli detto di non essere interessata, il suo viso si era stravolto dalla rabbia e lei aveva capito di dover scappare. Aveva sentito a malapena la lama che le penetrava nella spalla, ma non si era fermata. Aveva continuato a correre, correre, correre.

Non l’aveva mai raccontato a nessuno e non era mai tornata indietro. Ogni volta che in paese vedeva mastro Warsen, lui le sorrideva e la salutava con fare amichevole, mentre lei ricacciava giù la bile e proseguiva per la sua strada.

Tuttavia, restava sempre quel luccichio, come se loro due condividessero un segreto e mastro Warsen ne fosse compiaciuto. Avrebbe voluto strozzarlo.

Anzi, immaginò come si sarebbe sentita se il Cattivo avesse appeso la testa di quell’uomo nell’ingresso del maniero.

Tutt’a un tratto, il sorriso che sfoggiava mentre lo raggiungevano divenne sincero. «Buongiorno, mastro Warsen» esordì il Cattivo con voce vellutata e porse la mano al fabbro, che si tolse prontamente un guanto di cuoio.

Evie rimase immobile.

«Che piacere, messer…» disse Otto, il sole che si rifletteva sulla sua testa pelata.

«Arthur» concluse il Cattivo. «Credo che conosciate una delle mie dipendenti, madamigella Sage.»

Otto la fissò sospettoso. «Non importa quello che vi ha…»

Prima che potesse aggiungere altro, Evie intervenne: «Stavo parlando al capo della vostra meravigliosa maestria mentre pulivo la sua collezione di spade rare».

Alla prospettiva di una vendita, la diffidenza sul volto del fabbro fu affiancata da un rinnovato interesse. «Ma certo!» esclamò con un sorriso. «Evangelina ha potuto assistere in prima persona alla mia bravura con le lame quando lavorava per me.



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