Tre Volte All'alba by Alessandro Baricco

Tre Volte All'alba by Alessandro Baricco

autore:Alessandro Baricco
La lingua: it
Format: mobi
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2012-03-20T23:00:00+00:00


Tre

Il ragazzino si era sdraiato sul letto senza neanche togliersi le scarpe, e da un po’ si rigirava sopra le coperte, addormentandosi di tanto in tanto, ma non di un sonno vero. Seduta su una sedia, in un angolo della stanza, una donna lo osservava cercando di scacciare la fastidiosa sensazione che non la stavano facendo giusta. Non si era nemmeno tolta il giaccone perché in quell’albergo deprimente anche il riscaldamento faceva schifo. Come la moquette lercia e i puzzle inquadrati alle pareti. Solo quegli idioti dei suoi capi potevano pensare che fosse una buona idea portare lì un ragazzino di tredici anni, dopo quello che aveva passato quella sera. L’idiozia dei poliziotti. Tutto perché non erano riusciti a rintracciare nemmeno un parente da cui portarlo. Avevano trovato giusto uno zio, che però non aveva nessuna intenzione di spostarsi da dov’era, cioè un cantiere nel Nord, un buco di culo. Così adesso si trovava a fare la balia al ragazzino, in quell’albergo del cavolo, e al mattino si sarebbe deciso qualcosa. Ma il ragazzino si rigirava, sopra le coperte, e la donna non riusciva a digerire quell’abbandono, e la tristezza di tutto. Nessun ragazzino poteva meritarsi una merda del genere. Si alzò e si avvicinò al letto. Fa freddo, disse, mettiti sotto le coperte. Il ragazzino fece cenno di no con la testa. Neanche aprì gli occhi. Prima avevano parlato un po’, lei era perfino riuscita a farlo ridere. Fa’ conto che sia tua nonna, gli aveva detto. Non sei così vecchia, aveva detto lui. Mi mantengo bene, aveva detto la donna, che aveva cinquantasei anni e in realtà se li sentiva tutti. Poi aveva cercato di farlo dormire, e adesso era lì, convinta che fosse tutto sbagliato.

Andò in bagno a rinfrescarsi la faccia, perché ci teneva a rimanere sveglia. E lì le venne in mente un’idea idiota che però la fece sentire subito meglio. Se la rigirò un po’ in testa, e capì che faceva acqua da tutte le parti, ma anche le piacque per quanto era folle e delicata. Tornò a sedersi su quella sedia senza smettere di pensare, e poiché il ragazzino continuava a rigirarsi, là sul letto, a un certo punto disse piano Vaffanculo, si alzò, prese il suo borsone e accese le luci della stanza. Il ragazzino aprì gli occhi e si voltò. Ce ne andiamo, disse la donna. Prendi la tua roba che ce ne andiamo. Il ragazzino mise i piedi giù e si guardò attorno. Dove?, chiese. In un posto migliore, disse la donna.

Uscirono dall’albergo e salirono su una vecchia Honda, parcheggiata nel retro. Non aveva le insegne della polizia e non sembrava in gran forma. Era una scassata auto di servizio che al commissariato usava solo lei. Ci era affezionata. Caricò la roba nel baule, fece salire il ragazzino e si mise al volante. Tu stenditi e cerca di dormire, disse al ragazzino. Poi uscì lentamente dal parcheggio, controllando che non ci fossero auto della polizia, nei paraggi. Si rilassò un po’ solo quando imboccarono la strada che usciva dalla città.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.