The businessmen by Cristina Cicolari

autore:Cristina Cicolari [Cicolari, Cristina]
La lingua: ita
Format: epub
editore: SPERLING & KUPFER
pubblicato: 2024-03-11T12:00:00+00:00

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QUANDO ormai sono pronta a ricominciare a vivere, accade qualcosa di inaspettato.

Alex riprende a scrivermi. Mi manda messaggi in cui mi racconta di sé, della Germania e di altre cose che ignoro, perché non li leggo proprio. Il fatto di non ricevere riscontri non lo scoraggia, però, e persevera. Dopo avermi raccontato pochissimo di sé quando ci frequentavamo, adesso che vive a un migliaio di chilometri di distanza ha deciso di aprirmi il suo cuore. Non fosse una pazzia, mi verrebbe da ridere. Quindi decido che ogni suo messaggio rimarrà senza risposta, perché non sono io la persona giusta, quella titolata ad ascoltare le sue confessioni. Come ho già chiarito, non credo nei rapporti a distanza ed epistolari.

Nel frattempo è arrivato il primo vero freddo della stagione. Mia organizza un weekend nella sua casa in montagna, una baita tutta in legno, affacciata sulla valle e circondata di pini. Ed è mentre osservo il fuoco che brucia nel caminetto, con una tazza di tè matcha tra le mani, che realizzo che non penso ad Alex da un bel po’. Ammetto che non ne sento particolarmente la mancanza. Ogni tanto apro uno dei suoi rari messaggi e leggo qualche riga, con scarso interesse. Solitamente scrive per raccontarmi quanto stia lavorando, in Germania. Oggi invece ha scritto qualcosa tipo: Eppure, io provavo qualcosa per te… La lontananza non cancella il fatto che mi manchi.

Non rispondo neanche questa volta. Per me, Alex è un capitolo chiuso.

Ne parlo con Mia quella stessa sera, mentre le altre sono in cucina a preparare la cena. Sento Rebe che ride ed Emma che le risponde qualcosa.

«Credo mi sia passata» le dico.

«Con tutto il rispetto possibile per i tuoi sentimenti, era uno stronzo, quindi meglio così.»

Per una volta le do ragione. Non c’è altro da aggiungere.

La mia vita torna quella di sempre, anche se dentro di me so che qualcosa è rimasto in sospeso. Sarà che non ci siamo mai detti un vero «addio», sarà per quel suo ultimo messaggio. È una sensazione che sta in un angolo remoto del mio cuore, e che ignoro con facilità.

Novembre per me è sempre un mese impegnativo: dicembre è alle porte, e tutto deve essere pronto per le vacanze di Natale. Dobbiamo assumere nuovo personale e far partire un bel po’ di ordini.

In questo periodo ho poco tempo per pensare alle persone che mi sono vicine, figuriamoci per quelle lontane.

Fino a una sera in cui torno a casa tardi dall’ufficio, così tardi che non riesco ad andare in palestra.

Sono in piedi, in cucina, ad aspettare che la pasta cuocia, e intanto scorro Instagram.

All’improvviso mi blocco. Il cuore inizia a battermi all’impazzata, le gambe non mi sostengono molto.

«Non è possibile» dico con la voce spezzata. «Che pezzo di merda.»

Respiro, chiudo l’app, poi la riapro. Guardo la foto, di nuovo.

Magari è vecchia, cerco di autoconvincermi. Con le mani che tremano apro le stories, e lì trovo tutte le conferme.

Merda. Alex è in Italia. Sta suonando in un locale. A trenta minuti da me. Trenta.

Spengo il fuoco, vado in camera e mi metto il vestito più sexy che trovo.

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