Storia Augusta by AA.VV

Storia Augusta by AA.VV

autore:AA.VV.
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggistica umanistica
editore: Rusconi
pubblicato: 1972-10-31T16:00:00+00:00


VITA DI MASSIMO E BALBINO

di

GIULIO CAPITOLINO

Maximus et Balbinus. - Con il riconoscimento dei Gordiani il senato aveva fatto ancora una volta una precisa scelta politica, e ora non poteva ritirarsi: così, morti i Gordiani, un po’ per paura della inevitabile reazione di Massimino, un po’ per mantenere in piedi il più a lungo possibile il suo risorto prestigio, provvide a eleggere imperatori M. Clodio Pupieno Massimo e D. Celio Calvino Balbino, i due più ragguardevoli membri di quella commissione di venti ex consoli che era stata costituita dallo stesso senato per assicurare la difesa dell’Italia. Questa duplice elezione era costituzionalmente un fatto di importanza eccezionale: i due imperatori avevano pari diritti, tanto è vero che a entrambi fu concessa per la prima volta anche la dignità, fino ad allora indivisibile, di pontefice massimo. Pareva quasi che si fosse ritornati alla dualità ed eguaglianza di poteri della più alta magistratura della repubblica. Il senato, a cui i nuovi Augusti erano strettamente legati, poté pensare di aver recuperato una funzione politica primaria, ma la situazione era precaria. A parte la correzione alla formula costituzionale del senato imposta dalla plebe romana che, legata sentimentalmente al principio dinastico, volle e ottenne l’elezione a Cesare dell’ultimo Gordiano, l’ideale della condotta collegiale del potere doveva rivelarsi soltanto una utopia. Finito il momento del pericolo con la sconfitta e l’uccisione di Massimino, la Fides Mvtva Avgvstorvm, esaltata sulle monete, cominciò a incrinarsi: Pupieno sottolineò i propri presunti meriti assumendo il titolo di maximus, Balbino lo ripagò con un contegno altezzoso. Porse il comune compito di difendere l’impero contro i nemici esterni avrebbe migliorato la situazione, ma i pretoriani, offesi per la promozione dei Germani di Pupieno a guardia del corpo degli imperatori, approfittarono della gelosia che divideva i due Augusti e li uccisero entrambi.

L’esperimento costituzionale del senato volto a rendere dipendente il potere imperiale e a indebolirlo gravemente era fallito, a causa, questa volta, di un altro dei tanti elementi di instabilità che esistevano all’interno dell’impero, i pretoriani.

Imperator Caesar M. Clodius Pupienus Maximus Augustus (238 d.C.). - Pupieno, che nella Storia Augusta è chiamato Massimo anche se talvolta il biografo sembra credere, forse solo per amore della discussione e per sollevare un dubbio che gli permetta di sfoggiare la sua abilità di storico, che Pupieno e Massimo fossero due persone diverse, era per così dire, un parvenu: era salito da umili origini all’alto grado di funzionario pubblico e si era conquistato una buona reputazione come ufficiale e come governatore delle province; era poi stato due volte consul suffectus e infine praefectus urbi; e proprio durante quest’ultima carica, con la sua fermezza, si era procurato l’ostilità della plebe romana che temeva la sua severità. Dopo l’elezione a imperatore, gli toccò di condurre la guerra contro Massimino, ma arrivò sul luogo delle operazioni quando Massimino era già stato ucciso. Ciò nonostante si arrogò il merito della vittoria, suscitando il giusto sdegno del suo collega, rispetto al quale era però più capace e più pronto ad adattarsi alle necessità del momento.



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