Ottanta Milioni Di Occhi by Ed McBain

Ottanta Milioni Di Occhi by Ed McBain

autore:Ed McBain
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Le due o tre cose che Carella voleva chiarire erano le versioni contrastanti delle tre persone che erano state, per ultime, a con­tatto con Gifford prima del suo ritorno in scena. A suo giudizio, il posto migliore per avere un chiarimento era la sala agenti, dove la polizia avrebbe goduto il vantaggio psicologico del gioco domande-risposte. Non c'era assolutamente nulla di sini­stro nei due globi di vetro verde appesi all'ingresso dell'87° Distretto, o nel banco della sala d'aspetto, alto come una catte­dra, o nel cartello che avvertiva i visitatori di rivolgersi al ser­gente di servizio, e nemmeno nell'altro cartello bianco a forma di freccia, con la scritta in nero SQUADRA INVESTIGATIVA, che in­dicava la scala metallica che portava ai piani superiori. E non c'era niente di minaccioso nei gradini di quella scala o nel cor­ridoio lungo e stretto che Cominciava in cima alle scale, o nel­le varie stanze che si aprivano in quel corridoio, tutte col loro bravo cartello che diceva INTERROGATORI, SPOGLIATOIO, UFFICIO SCHEDE.

La ringhiera di legno col cancelletto a molla, che separava il corridoio dalla sala-agenti, aveva un aspetto del tutto innocuo, e la stessa sala-agenti, nonostante la rete metallica di protezio­ne alle finestre, pareva un normale ufficio di una qualsiasi dit­ta, con le sue scrivanie, i classificatori, i telefoni che suonava­no continuamente, la colonnina dell'acqua, i quadri con gli ordini di servizio, e gli uomini che lavoravano in maniche di ca­micia. Ma Art Wetherley, Maria Vallejo e George Cooper ri­masero chiaramente impressionati dall'ambiente, e si impres­sionarono anche di più quando vennero separati per l'inter­rogatorio.

Bob O'Brien, un uomo grande e grosso, con la faccia da bam­bino innocente, interrogò Cooper nell'ufficio del tenente. Steve Carella interrogò Maria Vallejo nell'Ufficio Schede, dopo aver cacciato fuori Alf Miscolo, che, intento a battere a macchina i suoi documenti d'archivio, protestò sentitamente. Meyer, in pieno raffreddore e poco disposto a scherzare, andò con Art Wetherley nella disadorna stanza degli interrogatori. I tre poli­ziotti si erano accordati prima sulle domande da fare e sul modo di arrivarci. Adesso, in tre stanze separate, con tre diversi indi­vidui sospetti, si imbarcarono in un tran tran familiare.



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