Muse. Love is our resistance by Emanuele Binelli Mantelli;

Muse. Love is our resistance by Emanuele Binelli Mantelli;

autore:Emanuele Binelli Mantelli; [Binelli Mantelli, Emanuele]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Musica
ISBN: 9788862314435
editore: eDigita srl.
pubblicato: 2014-11-09T23:00:00+00:00


RULED BY SECRECY

Un disco che si apre sotto il segno del terrore non può che avere una conclusione degna di queste atmosfere. Introdotto da un tetro giro di piano e da una disperata linea vocale, questo brano viene spesso accompagnato nei concerti da un conto alla rovescia proiettato sugli schermi dietro alla band, quasi il countdown per l’esplosione di una bomba.

Il titolo, Ruled By Secrecy, è praticamente preso di peso dal libro di Jim Marrs, e in italiano si potrebbe tradurre “Governati dalla segretezza”.

Qualcosa ci dice che avremo ancora a che fare con oscure teorie del complotto... ma questa volta la trama prende una piega a dir poco macabra:

Il brano parla di un uomo che torna dal lavoro, dove ha appena fatto fuori tutti, ha sparato e ucciso tutti. Torna a casa dalla moglie con una marea di sangue sulle sue mani e le dice: “Ho incasinato tutto... L’ho persa... Ho perso... Ho perso la testa”.

(Matt Bellamy)

Forse scopriremo il motivo di un tale insano gesto gettandoci tra le pieghe del testo:

Repress and restrain

Steal the pressure and the pain

Wash the blood off your hands

This time she won’t understand

Reprimi e trattieni

Sottrai la pressione e il dolore

Lava il sangue dalle tue mani

Questa volta lei non capirà

Queste frasi sconnesse, cantate con un tono monocorde e allucinato, ci fanno immediatamente capire che siamo davanti al delirio di un pazzo. Il protagonista le ripete come un mantra, come fossero gli ordini di una macchina impazzita e fuori controllo. E poi c’è del sangue: una strage è appena avvenuta. Ma qual è il movente? Nel suo delirio l’assassino ci sta dicendo che la pressione continua del suo lavoro, unita al controllo che deve esercitare costantemente sulle proprie emozioni, è sfociata in questa esplosione di rabbia istintiva. Un tipico killer da “giorno di ordinaria follia”.

Ma in che modo questa idea è connessa al libro di Jim Marrs? Forse un’immagine all’interno del libro potrebbe aver stimolato Bellamy... ed è fortemente probabile che sia questa:

Se la più alta dirigenza del governo e degli affari è controllata dalle società segrete, come presume la maggior parte degli esperti in materia, allora le attività degli uffici e dei reparti subordinati devono essere praticamente prive di importanza. I burocrati del governo – per lo più onesti lavoratori ben intenzionati – semplicemente eseguono gli ordini e le linee guida stabilite dai loro superiori. Molti impiegati governativi hanno perso il proprio lavoro o hanno dovuto rassegnare le dimissioni di fronte a direttive che sconcerterebbero e lascerebbero esterrefatto chiunque non sia al corrente dei segreti più nascosti.

Lavoratori onesti e di buoni principi, che sono costretti ad applicare come automi le direttive imposte dalle lobby di potere che dominano i vertici dell’amministrazione americana.

Spesso dovendo addirittura rinunciare ai propri principi, pena la perdita del posto di lavoro.

Ecco allora che la pressione di cui parla il killer protagonista del nostro brano prende forma. E ora riusciamo a dargli quasi una fisionomia. Un colletto bianco, burocrate governativo, che applica scrupolosamente gli ordini dei superiori fino a che... impazzisce. Non potendo esercitare



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