L'avventura infinita by AA.VV

L'avventura infinita by AA.VV

autore:AA.VV.
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantascienza
editore: Perseo
pubblicato: 1999-07-31T16:00:00+00:00


fantascienza PULP

rivisitando la pulp fiction

Luigi Cozzi e Ugo Malaguti

Il racconto che presentiamo nelle pagine seguenti - tra l’altro, piuttosto divertente - è lo stesso che fece inorridire il celebre critico Kingsley Amis nel suo volume Nuove mappe dell’inferno (New Maps of Hell) considerato all’inizio degli anni ’60 un testo fondamentale, anche se parziale, per lo studio e l’analisi del fenomeno fantascienza.

Amis, letterato che sarebbe poi stato insignito del titolo di baronetto dalla Regina Elisabetta per i suoi meriti artistici, fu tra i primi esponenti dell’establishment britannico a schierarsi decisamente a favore della science fiction, fino a quel tempo considerata con un certo disprezzo un sottogenere di poca e dubbia qualità artistica.

Amis fu conquistato dai valori dell’allora imperante fantascienza sociologica, soprattutto quella uscita su Galaxy, e non riuscì a sua volta a sfuggire al rischio che è stato corso da tutti coloro che hanno tentato un excursus nella fantascienza: quella di averne una visione parziale e personale, nella quale ogni sforzo viene teso a dimostrare l’eccellenza del tipo di fantascienza preferito, e conseguentemente, l’infamia o peggio di buona parte degli altri generi.

Questo è il rischio al quale è sottoposta da sempre la fantascienza, letteratura speculare rispetto al cosiddetto mainstream, diretta continuazione della civiltà letteraria di ogni tempo con in più il realismo dettato da una completa acquisizione dei mezzi e degli strumenti offerti dalla nuova realtà sociotecnologica: e quindi, come il mainstream, soggetta a dividersi in vari generi e sottogeneri, ciascuno con una sua precisa funzione e con i propri meriti, compreso quello - che fu di moda avversare con ogni mezzo ai vecchi tempo - di divertire come ogni forma di narrativa popolare di ogni epoca e luogo.

In effetti, Amis dal suo punto di vista aveva ragione a parlare tanto male del povero Slesar e del suo racconto, in quanto lui sosteneva la validità letteraria assoluta della fantascienza (erano altri tempi, è chiaro…) e quindi doveva per forza battersi contro storie di puro consumo e intrattenimento. A ruoli invertiti, sarebbe come se un critico fantascientifico à la page di una Terra parallela nella quale solo alla fantascienza viene data dignità letteraria cercasse di convincere pubblico e colleghi che anche nella letteratura altra (quella che è per noi il mainstream) ci sono valori elevati: di conseguenza, dovrebbe presentare opere come Il mondo nuovo, Ulisse, Moby Dick, come esempi da accettare, e condannare impietosamente, con una durezza superiore al necessario, i vari Dumas padre e figlio, Luciana Peverelli, Emilio Salgari, e tutti gli altri autori cosiddetti di evasione.

Dice Amis nel suo saggio:

«…Inutile dire che la fantascienza contemporanea non ha voltato definitivamente e dovunque le spalle ai BEM o all’imbecillità stilistica. Permettetemi di parlarvi di un breve racconto dal titolo Legacy of Terror apparso sul numero del novembre 1958 di Amazing Stories. Holly Kendall, una sirena di un metro e ottanta in “calzoncini ridotti e leggera maglietta di cotone”, sta guidando attraverso le distese del Vermont diretta a metter ordine nel laboratorio sperimentale del padre che era in vita, “un uomo alto e distinto” con “voce morbida e occhi distanti”.



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