Invenzione e innovazione by Vaclav Smil

Invenzione e innovazione by Vaclav Smil

autore:Vaclav Smil [Smil, Vaclav]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Hoepli
pubblicato: 2024-04-16T00:00:00+00:00


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INVENZIONI CHE ANCORA ATTENDIAMO

È evidente che se volessimo stilare un elenco dei principali desiderata all’interno della vasta categoria delle invenzioni irrealizzate di cui siamo ancora in attesa, potremmo riempire pagine e pagine, ma la finalità del presente capitolo è un’altra. Non intendo raccontare la storia di progressi universalmente desiderati ma vistosamente mancati come l’eliminazione del cancro o un sensibile allungamento della vita umana, perché questi obiettivi si basano su false premesse. Negli Stati Uniti il National Cancer Act del 1971 – varato nella prima amministrazione Nixon e universalmente noto come l’inizio della “guerra al cancro” – fu la prima tappa verso il perseguimento di un obiettivo discutibile. A distanza di più di mezzo secolo il cancro resta la seconda causa principale di morte negli Stati Uniti – un dato che tuttavia non può essere considerato l’esito di una catena di fallimenti, ma piuttosto la vana attesa di una svolta futura.

Se si considera questa sfida, come andrebbe fatto, in relazione a specifici tumori maligni, sono molti i progressi raggiunti, dagli altissimi tassi di guarigione o remissione nelle leucemie infantili, ai tassi non meno straordinari delle diagnosi precoci e dei trattamenti efficaci per il cancro alla prostata. La tendenza si conferma positiva anche in termini di incidenza generale sulla popolazione totale e di sopravvivenza. Il rapporto annuale del National Cancer Institute statunitense per il 2021 rileva un declino della mortalità in undici su diciannove dei cancri più comuni negli uomini (compresi melanoma, tumore ai polmoni, leucemia e mieloma), e in quattordici dei venti più comuni nelle donne, anche in questo caso con le riduzioni più significative nei tassi di melanomi e cancro ai polmoni.

Analogamente, il fatto che non si sia arrivati a un drastico allungamento della vita umana non andrebbe considerato semplicemente una promessa mancata, una svolta di cui restiamo in attesa. In effetti, la maggior parte dei paesi ricchi del mondo ha raggiunto un notevole allungamento della vita rispetto alla durata media dell’era pre-industriale, con un raddoppio dai circa quarant’anni nel 1800 ai circa ottanta nel 2000, e con il livello più alto di longevità complessiva (maschile e femminile) attualmente pari a ottantacinque anni in Giappone. La modalità con cui si è arrivati a questi risultati ci offre un punto di partenza per comprendere le nostre possibilità e i nostri limiti. Condiviso dal sito e€urekaddl. Se gli esseri umani non avessero un limite massimo di sopravvivenza, il massimo guadagno in termini di longevità si osserverebbe in classi di età sempre più avanzate. Questo è avvenuto fino ai primi anni novanta; in seguito si è raggiunto un plateau, seguito da un declino dopo la soglia dei cento anni, e non è stato ancora superato il record di 122,4 anni del 1997. Di conseguenza, ci sono ottimi motivi per concludere che la longevità massima negli esseri umani è limitata da vincoli naturali, uno dei più importanti dei quali è l’invecchiamento dell’elastina, la proteina essenziale per il funzionamento dei muscoli e degli organi interni.

Più che su questi obiettivi mal compresi o irraggiungibili, in questo



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