Il mistero delle Canarie (Segretissimo SAS) by Gerard De Villiers

autore:Gerard De Villiers [De Villiers, Gerard]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-11-09T12:00:00+00:00

11

Nadia Kowalski e Malko si immobilizzarono istintivamente, come affascinati. Dopo avere girato lentamente per un po’, la maniglia riprese la sua posizione normale, ma il cuore di Malko continuava a battere all’impazzata.

Chi voleva entrare a quell’ora così tarda nella cabina del defunto Rupert Sheffield? Il silenzio, già pesante, si fece insopportabile. Malko e Nadia si scambiarono un’occhiata, poi la giovane donna sussurrò: — Probabilmente è uno dell’equipaggio che vuole rubare qualcosa. Comunque non ci può sentire. Aspettiamo.

Tornarono a sedersi sul letto. La maniglia non girava più. Solo dopo mezz’ora Malko ritenne che il pericolo fosse passato. Nadia infilò il passepartout nella serratura, uscì per prima, guardò nel corridoio, poi fece cenno a Malko di raggiungerla. Il Discovery era immerso nel sonno. Arrivarono silenziosamente a poppa. Prima che Malko saltasse sul molo, Nadia gli sussurrò: — Bisogna ritrovare George. Ho paura anche per me.

— Farò tutto il possibile — promise Malko. — Mi telefoni dalla cabina domani tra le sei e le sette.

Saltò a terra e si allontanò in direzione della sua auto. Davanti a lui, un’ombra si staccò dal muro. Senza nemmeno riflettere, Malko sfilò dalla cintura la pistola trovata in camera di Cindy e la puntò contro l’intruso.

L’ombra fece un passo avanti.

— Non abbia paura, signor Linge — disse una voce armoniosa. — Non sono armata.

Era la donna che si faceva chiamare Sarah! Un foulard in testa, maglione e pantaloni. Malko, non del tutto tranquillizzato, abbassò solo un po’ l’arma.

— Che cosa vuole? — chiese.

— La aspettavo — rispose la donna. — Sono stata incaricata di invitarla a bere un bicchiere a bordo del Sundowner.

Evidentemente agli israeliani non sfuggiva nulla.

— Adesso?

— È solo l’una di notte — rispose Sarah disinvoltamente. — E i miei amici desiderano farle una proposta che le interesserà.

Malko si voltò a guardare il veliero poco lontano. Numerosi dei suoi boccaporti erano illuminati.

Sarah si rese conto della sua esitazione.

— Non vogliamo farle del male — disse. — Oltretutto, lei è armato e in guardia.

— Vengo con lei — disse Malko, senza aggiungere altro.

Arrivata davanti all’imbarcazione, Sarah si fermò e porse la mano a Malko.

— Il mio compito è finito — disse. — Vada, la cabina di comando è aperta. La stanno aspettando.

Si allontanò nel buio senza attendere risposta. Malko saltò sul ponte e si avvicinò a un’apertura rettangolare. Abbassando lo sguardo, vide tre uomini seduti a un tavolo. Quello dalla mascella cavallina, uno dalle orecchie a sventola e un terzo con la faccia coperta da bende che gli nascondevano anche il naso, l’occhio sinistro e le guance. Tenevano tutti le mani posate sul tavolo, bene in vista. Malko scese la scaletta, stringendo nella mano destra il calcio della pistola.

— Si sieda — disse l’uomo dalla mascella cavallina. — Io sono David.

Malko si sedette, con la pistola sulle ginocchia, pronto a usarla.

— Che cosa vuole? — chiese.

— Abbiamo catturato George Green — disse David. — È in un posto sicuro. Non qui a bordo, naturalmente. Se entro ventiquattr’ore lei non ci avrà consegnato i documenti, non lo rivedrà più.

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