Il mio Paolo VI by Crispino Valenziano;

Il mio Paolo VI by Crispino Valenziano;

autore:Crispino Valenziano; [Valenziano;, Crispino]
La lingua: eng
Format: epub
editore: edigita
pubblicato: 2023-07-07T12:10:03+00:00


VI

La “concatenazione” mi è provocata dal corso conciliare.

Sul Monte della Trasfigurazione con la sosta estasiante lassù (leggi Matteo 17,1-9; Marco 9,2-10; Luca 9,28-36) dove “c’è sul suo Viso il luminoso senso della felicità perfetta, i suoi occhi irradiano gioia sovrumana, le sue mani si aprono a benedire il mondo tutto”; e la raccomandazione finale: «Mentre scendevano dal monte (Gesù) ordinò loro (a Pietro e Giacomo e Giovanni) di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto se non dopo che il Figlio dell’Uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero tra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti […]». (Marco 9,9-10; cf. Matteo 17,9).

La salita e la discesa dal Tabor scolpisce in successione alla Risurrezione del Trafitto in Croce, e addirittura all’odos-syn, al “cammino-con” il Risorto, la sera della “Prima Domenica” calendarizzata nella storia, con tutto il Mistero che essa rifà:

Il Signore nostro Gesù […] ha ricevuto gloria da Dio quando ne ha avuto la “Voce: Egli è il Figlio mio amato in cui ho riposto il mio compiacimento”. È voce che noi abbiamo udito discendere dal cielo mentre eravamo con Lui sul monte santo… E sappiate che non da volontà umana è mai venuta profezia, ma da parte di Dio certuni hanno parlato mossi dallo Spirito Santo. (2 Pietro 1,16-18.20-21).

Tutt’altro che accidentalmente la Trasfigurazione del Figlio dell’Uomo è l’esperienza princeps nella Formazione Spirituale di Montini, dalla mattina dell’“auora In Nomine Domini” alla sera del “tramonto In Pace Christi”!

Mi si permetta una non-divagazione nella Pinacoteca Vaticana dove un giorno estivo di chiusura dei Musei papa Paolo VI mi invita ad accompagnarlo davanti alla tela raffaellesca della Trasfigurazione.

Cotesto capolavoro estetico di Raffaello è opera d’arte biblico-liturgica parimenti eccelsa. Ovviamente, l’artista trans/figura i due ripiani, il basso e l’alto, con la sua autonoma eccedenza; eppure la trans/figurazione estetica sua propone un’eccedenza alla pari sia nel riportare la Parola rivelante sia nell’elevarne “credenza” di Fede e “movenza” celebrativo-rituale.

Personalmente sono solito accedere al caso eccezionalissimo di un tale capolavoro mediante il Martirologio anch’esso eccezionalmente “attuativo”:

6 agosto. Festa della Trasfigurazione del Signore, nella quale Gesù Cristo, il Figlio Unigenito, l’Amato del Padre, davanti agli Apostoli Pietro e Giacomo e Giovanni, avendo testimoni la Legge e i Profeti [Mosè ed Elia] manifestò la sua gloria per rivelare che la nostra umile condizione di servi da Lui stesso assunta era stata ad opera della grazia gloriosamente redenta, per proclamare sino ai confini della terra che l’Immagine di Dio secondo la quale l’uomo è stato creato, sebbene corrotta in Adamo, era stata ricreata nel Cristo.

7 agosto. Santi Sisto II, papa, e compagni martiri. Il papa Sisto, mentre celebrava i santi misteri insegnando ai fratelli i divini precetti, per ordine dell’imperatore Valeriano fu arrestato dai soldati sopraggiunti e decapitato il 6 agosto […]. Nello stesso giorno anche i santi Agapito e Felicissimo, suoi diaconi, morirono nel cimitero di Pretestato dove furono sepolti.

Raffaello ebbe un consulente – ovvero due? –tanto esperto nella Scrittura quanto nella Ritualità? Aggiungo un particolare che guardai con il papa. Sul Monte,



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