Il Medico Di Gerusalemme by Bruno Tacconi

Il Medico Di Gerusalemme by Bruno Tacconi

autore:Bruno Tacconi
La lingua: ita
Format: mobi, epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


XIV

Zula era una donna di rare virtù. Mentre mi trovavo da Rahotep, Merasi le aveva fatto un lungo discorso. Per i gebusei la nostra unione era valida a tutti gli effetti; per gli israeliti no di certo. Inoltre io ero ateo, con una larvata simpatia per gli dèi adorati da mia madre; lei si sentiva invece interamente legata alla propria dottrina e non avrebbe sicuramente accettato di mettere in discussione la sua appartenenza ai sudditi di Jahvè. Inoltre seguiva usi e costumi diversi da quelli gebusei. Per evitare quindi che tra di noi sorgessero ombre era meglio che vivessimo per qualche tempo come fratello e sorella; che mettessimo a confronto, con affettuosa sincerità, i nostri diversi modi di concepire la vita. Con Elcano poi le cose andavano regolarizzate prima di lasciare la Roccaforte.

Poiché era pacifico che Zula non sarebbe mai entrata in un tempio gebuseo, fu alloggiata nella casa dei servi e dei preti minori. Nello stesso edificio, un rustico in pietra da taglio comunicante con il cortile dei malati, ci saremmo sistemati io, Sheba, Besi con otto uomini della Guardia Reale. Zula era libera di praticare tutti i riti richiesti dalla sua religione purché non fossero evidenti agli occhi dei gebusei.

Con me, di ritorno da Rahotep, Zula non aveva detto nulla o fatto capire di essere delusa o amareggiata. S’era limitata a chiedermi, con comprensibile trepidazione, com’era andata. Il sorriso le aveva poi illuminato il volto. Mi aveva condotto nella sua stanzetta, un buco di due passi per tre illuminato da una minuscola finestra, per mostrarmi l’arredamento, una stuoia, due sgabelli, una coperta, tre pelli di capra, un cavicchio mal fissato alla parete maggiore con appesa una salvietta. «Non so come ringraziarvi» disse. «Ho l’impressione di essere tra veri amici. Oltre ad avere un uomo generoso in Merasi che mi fa da padre, uno zio in Besi, ho un caro fratello: tu. Sheba è inoltre un amico insostituibile.»

Rahotep se ne andò tre giorni dopo. Vennero a prelevarlo duecento soldati di fanteria e una squadra di carri. Da indiscrezioni si venne a sapere che, oltre a tre slitte colme di tappeti e di suppellettili, s’era portato via otto “mine” d’oro e un “talento” d’argento. Attraversò la Roccaforte tra due ali di gebusei girati di schiena. Nessuna voce si levò. La lunga colonna camminò in silenzio su paglia macerata d’urina, sparsa nella notte in segno di dispregio, tant’è che l’odore faceva piangere gli occhi. Quando i battenti si chiusero alle sue spalle, i Custodi delle Porte annunciarono che oltre la metà degli arcieri nubiani se n’era andata con lui. A Shary non rimanevano che una cinquantina di uomini.

Partito Rahotep, Katal m’istruì perché tentassi un negoziato con Elcano. Era urgente che andassi in quanto la situazione stava diventando insostenibile. Mancava anche la legna per bruciare i morti per cui essi venivano buttati dalle mura, verso la valle dell’Hinnom. Il lezzo era nauseabondo e il convivio di sciacalli, corvi e avvoltoi lasciava sgomenti. Mancavano poi torce, candele, olio, coperte, paglia, e il vitto distribuito sembrava dosato per condurre a una morte lenta.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.