Il mambo degli orsi by Joe R. Lansdale

Il mambo degli orsi by Joe R. Lansdale

autore:Joe R. Lansdale
La lingua: ita
Format: epub, mobi
pubblicato: 2013-02-04T05:00:00+00:00


Quando mi risvegliai, ero sommerso dal dolore ed ero bagnato e mi stavo bagnando sempre più e trema­vo dal freddo. Mi resi conto di essermi anche pisciato addosso e di avere del vomito sul davanti della camicia e della giacca. Ero appoggiato al muro di un vicolo, molto probabilmente sul retro del locale, e stava pio­vendo forte; avevo la bocca che sapeva di rame e uno degli occhi tanto gonfio da essere quasi chiuso. Mi bal­lava un dente. Mi facevano male le reni. Mi facevano male le costole. Mi faceva male respirare. Mi faceva male pensare. Temevo che, se mi fossi mosso troppo rapidamente, potesse cadermi un braccio o una gamba.

Udii dei grugniti e voltai la testa, con cautela, tanto per assicurarmi che non si sarebbe messa a rotolare co­me su una pista da bowling. Il vicolo era pieno di gen­te del bar, ed era pieno di pioggia.

Due grassoni, uno con un bel paio di occhi neri, l'al­tro con il labbro spaccato, tenevano tra di loro un Leonard quasi incosciente. Aveva le ginocchia piegate e le gambe aperte dietro di sé, con la punta degli stivali che raschiava il terreno. La sua testa aveva le dimensioni più o meno di un pallone da basket, e le sue labbra, il suo naso e i suoi occhi erano mischiati insieme in una nodosa topografia di carne gonfia. Il respiro gli usciva in brevi ansiti dalle labbra e si trasformava in piccole nubi bianche che si dissolvevano nel nulla.

La vecchia con i capelli azzurri era di fronte a lui. — Tenetelo su meglio, — disse.

Tentò di dargli un calcio nelle palle, ma il vicolo era bagnato di pioggia e la vecchia scivolò e cadde con il culo per terra. La folla si mosse verso di lei, e due uo­mini la aiutarono a rialzarsi. Quando la folla si mosse, vidi che anche Billy e Caliber erano nel vicolo. A quan­to sembrava, erano stati pestati per bene. La madre era in mezzo a loro. I capelli le stavano appiccicati alla testa come alghe a uno scoglio. Stava gridando che i suoi ragazzi erano feriti e se non c'era qualcuno che poteva fare qualcosa, ma nessuno faceva niente. Si accovacciò accanto a Billy, si mise la testa del ragazzo in grembo e strillò: — Fermatevi! Subito! Adesso basta!

Billy sollevò una mano e le sfiorò i capelli. Disse qualcosa, con voce non molto alta, poi la sua mano ri­cadde di nuovo. Billy se la portò dietro la schiena e si sollevò in posizione seduta, appoggiando pesantemen­te le spalle al muro del vicolo. Non sembrava che gli importasse poi molto di ciò che stava accadendo ora, almeno finché non stava accadendo a lui.

Maude si alzò improvvisamente, si fece largo tra la folla e rientrò nel locale.

Adesso, la vecchia con i capelli azzurri aveva assun­to una posizione più stabile. Mollò a Leonard un deci­so calcio nei coglioni in stile football americano. Leo­nard emise un soffio d'aria, che si imbiancò e si allargò e si spinse lontano come il respiro di un drago.



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