Il bazar della memoria by Veronica O'Keane

autore:Veronica O'Keane [O'Keane, Veronica]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788812009992
editore: © 2022 Istituto della Enciclopedia Italiana / Treccani
pubblicato: 2024-04-12T22:00:00+00:00

•Sally

Un collega del reparto di medicina mi chiese un parere su Sally, che era stata ricoverata dal Pronto soccorso qualche giorno prima con un brusco e generalizzato peggioramento delle sue condizioni di salute. Era rimasta a letto per circa una settimana e aveva smesso di mangiare e bere. Aveva smesso di rispondere alla sua famiglia ed era gradualmente caduta prima in uno stato di mutismo e poi di coma. Parlai con il marito, che mi fornì una anamnesi di funzioni normali fino a pochi giorni prima del suo ricovero in ospedale, anche se aveva osservato che nelle settimane precedenti era stata più tranquilla e meno attiva del solito. Sally sembrava avere una vita emotiva e personale stabile. Aveva un’anamnesi di depressione che risaliva a cinque anni prima. Durante quel primo episodio era stata molto stanca, non comunicativa e si era ritirata socialmente, ma poi si era completamente ripresa. Aveva continuato a prendere antidepressivi per alcuni anni e aveva interrotto la terapia circa quattro mesi prima del suo attuale ricovero.

Dall’ingresso in ospedale, era ulteriormente peggiorata e questo deterioramento sembrava progredire rapidamente. Alla fine cadde in uno stato comatoso e non rispondeva nemmeno a stimoli leggermente dolorosi, come una leggera puntura di spillo. L’équipe medica aveva condotto molteplici indagini di laboratorio e radiologiche, ma non aveva riscontrato nulla di anomalo. La cosa strana era che sebbene i suoi segni vitali, la pressione sanguigna, il polso e persino la temperatura fossero in un intervallo più alto e fluttuassero in modo insolito, non sembrava esserci alcuna patologia medica. Era fisiologicamente reattiva – il suo SNA era iperattivo – ma era anche in coma. La reattività del SNA di solito genera una sensazione di generale reattività. C’era qualche patologia importante in gioco ma non era possibile identificarla. Il suo quadro clinico suggeriva la possibilità di un’encefalite, un’infezione del tessuto cerebrale, ma l’elettroencefalogramma indicava un’attività elettrica cerebrale a bassa tensione ma normale. Anche lo studio di imaging cerebrale risultava nella norma. La puntura lombare prelevò liquido del midollo spinale senza rilevare tracce di infezione o di qualsiasi disturbo immunitario. Non c’era altra fonte di infezione che potesse essere identificata. Aveva livelli di cortisolo molto alti, ma questo era considerato un risultato non specifico perché era molto malata.

Rimanemmo ai piedi del letto a guardare Sally. Era sdraiata supina, immobile, gli occhi chiusi, le labbra leggermente socchiuse. Occupava il letto più vicino alla postazione delle infermiere perché richiedeva osservazione dei segni vitali ogni quindici minuti, e ci riferirono che non sembrava essersi mossa nelle ventiquattro ore precedenti. Sally veniva idratata con una flebo e non mangiava da molti giorni. Le tenni la mano e le parlai: non rispose alla mia leggera stretta di mano. Le tenni il gomito con l’altra mano e le sollevai il braccio dal letto, quindi lentamente tolsi le mie mani. Il suo braccio rimase in alto e non si mosse per alcuni secondi, quindi scese lentamente per appoggiarsi teso sul letto. Guardando da vicino il viso di Sally vidi una traccia di sale che proveniva dal suo occhio, lungo la curva tra il naso e la guancia fino al labbro superiore.

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