Fiocco di neve by Louise Nealon

Fiocco di neve by Louise Nealon

autore:Louise Nealon [Nealon, Louise]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 2024-02-28T00:00:00+00:00


LEZIONI DI BEVUTE

La mattina dopo una serata fuori, Billy mi trova svenuta nella stalla dei vitelli con su i tacchi e il mio tubino di fiducia. Mi porta in casa e mi mette a letto, lasciandomi un bicchiere d’acqua sul comodino e un secchio sul pavimento. Più tardi, dopo che ho bevuto l’acqua e vomitato nel secchio, Billy bussa alla porta della mia camera da letto.

“Deb?”

“Sì?”

Fa capolino e mi sorride. “I morti resuscitarono e apparvero a molti.”

“Mmmm.”

“Pensavo rimanessi da Santy.”

“Infatti,” dico con voce roca.

“Come sei tornata da Dublino?”

“Non mi ricordo,” rispondo.

“Come ti sei fatta quel livido sulla gamba?”

Alzo il piumone e vedo che un notevole livido viola è sbocciato sulla mia coscia.

“Boh,” dico.

“Cos’hai bevuto?” mi chiede Billy.

“Una roba blu.”

“Oh, Signore. Dobbiamo insegnarti a bere.”

“Mmmm.”

“Sono serio. Non è accettabile che qualcuno della mia famiglia vada in giro a sbronzarsi con quella merda piena di zucchero. Quanta ne hai bevuta?”

“Boh.”

“Era vodka per caso?”

“Forse.”

“La soluzione è una.” Si siede sul bordo del letto e mi controlla il battito. “Ti prescrivo solo birre.”

“Non mi piace la birra, sa di piscio.”

“Ti ci dovrai abituare. Non hai scelta.”

“Vattene, Billy.”

“Questa domenica. Otto in punto. Ti porto giù al pub e ti insegno a bere come si deve.”

❅

Domenica mattina io e Billy mungiamo le mucche insieme.

“Che ti metti stasera per andare al pub?” Billy grida per farsi sentire oltre il frastuono della mungitrice.

“Hai paura che i nostri outfit non si abbinino?” urlo di rimando.

“Non vorrai metterti quei trampoli che avevi l’altra sera.”

“Non penso proprio.”

“Che sollievo.”

“Farei un figurone, eh? Domenica sera da Shirley con i tacchi a spillo.”

“Chiedevo solo.”

“Non ci arrivo proprio secondo te.”

❅

Rubo un maglione blu dall’armadio della mamma. Ultimamente indosso un sacco di vestiti suoi. Abbino il maglione a un paio di jeans neri. Considero l’idea di mettere degli stivali alti al ginocchio per far incazzare Billy ma alla fine scelgo un paio di Dr. Martens. Billy mi aspetta al cancello.

“Allora, test superato?”

“Quelle vanno bene. Dovresti riuscire a camminarci.”

“Cos’hai contro i tacchi?”

“Niente. È solo che quando voi giovani ve li mettete, sembrate vitelli appena nati che cercano di fare i primi passi.”

Non ho niente di intelligente da controbattere, così gli lascio pensare di aver vinto.

“I ragazzi saranno già lì,” dice Billy.

“Quali ragazzi?”

“I ragazzi. Pensavi ci saremmo messi a bere da soli?”

“Oh Billy, con chi devo parlare?”

“Con nessuno, se non vuoi. L’unica cosa che devi fare è tirare fuori i soldi quando è il tuo turno.”

“Di sicuro pago solo per me.”

Billy si ferma in mezzo alla strada. “No. Ti comporterai in maniera civile. C’è un modo giusto e un modo sbagliato di fare le cose. La vodka, ti assicuro, fa parte di quello sbagliato. Lo sapresti se avessi visto tua nonna bere.”

❅

All’ingresso del pub c’è una porta sulla destra da dove si accede alla sezione degli habitué. È una saletta angusta con sgabelli in legno riservata ai clienti abituali. Quando il locale è affollato chi è seduto lì ha una visuale completa del pub, a eccezione dei tavoli da biliardo dietro l’acquario. È un’area VIP, come avere un palchetto a teatro: il punto di osservazione ideale per vecchi ficcanaso.



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