Doppio Dexter by Jeff Lindsay

autore:Jeff Lindsay
La lingua: ita
Format: azw3, mobi
Tags: Thrillers, Suspense, Fiction
ISBN: 9788804626084
editore: Mondadori
pubblicato: 2013-09-14T22:00:00+00:00

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Era un mercoledì pomeriggio, intorno alle tre, ed ero appena tornato in ufficio dopo un sopralluogo di routine su una scena del crimine piuttosto scontata. Un uomo aveva sparato al cane del vicino e il vicino aveva sparato a lui. Il risultato era quello scenario sgradevole e purtroppo assai diffuso derivante dall'attuale fissazione della gente per le armi di grosso calibro. Avevo cercato di mostrare un certo interesse professionale nel separare il sangue umano da quello del cane, ma ce n'era così tanto di entrambi che avevo rinunciato. Una confessione ce l’avevamo, insieme all'identità dell'assassino, e non mi era parso il caso di perdere altro tempo. Anche gli altri miei colleghi addetti alle indagini non sembravano averne ricavato molto di più. Ci eravamo trovati spesso davanti a una scena simile, senza contare che, dopo l'eccitante storia del killer del martello, un insignificante omicidio da arma da fuoco appariva banale e anche un po' noioso. Cosi, terminato piuttosto rapidamente il mio lavoro, rientrai in ufficio e mi lasciai cadere sulla poltrona, senza più pensare né all’oltraggiato padrone dell’animale, ora chiuso in cella, né al disgraziato pitbull sbudellato che aveva ottenuto vendetta. Abbastanza stupidamente, avevo anche cessato di affliggermi per la mia Ombra, dal momento che mi trovavo al sicuro nel mio cantuccio, circondato dal potente e impavido corpo di polizia di Miami. Stavo invece riflettendo su un problema di ben superiore importanza: come convincere Rita a rinunciare per una sera al lavoro d'ufficio e prepararci una cena vera. Era una questione delicata, che richiedeva una rara e complessa combinazione di adulazione e fermezza, unita al giusto tocco di pietosa comprensione, Insomma, si trattava di una vera e propria sfida alle mie capacita di Umano Simulatore. Provai a riprodurre un paio di espressioni facciali in cui i giusti ingredienti si fondessero in una maschera credibile e convincente, ma in uno di quei bizzarri momenti di autoconsapevolezza mi vidi all’improvviso dall'esterno e dovetti fermarmi. Insomma, un implacabile e invisibile nemico stava cingendo d'assedio il Maniero Dexter e io, invece di affilare la spada e accumulare massi sugli spalti, mi mettevo a giocare con la mia faccia, sperando di convincere Rita a prepararmi un'ultima cena decente. Mi domandai: aveva forse un senso tutto questo? Era il modo migliore di prepararmi a una minaccia che senza dubbio si sarebbe concretizzata? Dovetti ammettere che la risposta fu molto chiara; probabilmente no. Ma allora, come dovevo fare? Pensai a che cosa conoscevo del mio nemico, ovvero quasi nulla, e mi resi conto che ancora una volta l’insicurezza mi impediva di agire secondo la mia natura. Dovevo smetterla di attendere passivamente e tornare a essere attivo. Dovevo strisciare sottovento, scoprire qualche indizio sull’identità della mia Ombra, rintracciarne il nascondiglio e lasciare che ancora una volta il Diabolico Istinto di Dexter avesse campo libero. Riflettendo con freddezza, razionalità e realismo, mi rendevo conto che quel tipo non poteva competere con me. Avevo dato la caccia a gente simile per tutta la vita adulta, mentre lui non era che un

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