Delitti in Giallo by Autori Vari

Delitti in Giallo by Autori Vari

autore:Autori Vari [Vari, Autori]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852066887
editore: Mondadori
pubblicato: 2015-08-05T22:00:00+00:00


4

L’ispettore capo Angela Garzya si affacciò sulla soglia della cucina, seguita da Chiara, che le aveva aperto la porta dell’appartamento, e si accorse che Davide fissava il soffitto a braccia conserte, con lo sguardo perso nel vuoto.

— Dovresti mangiare qualcosa — gli disse, indicando con un cenno del mento gli spaghetti che sembravano intatti.

Il giovane mormorò una scusa e si versò un bicchiere di vino, che inghiottì in una sorsata. Angela sedette fra i due giovani e studiò il viso di Davide, che si mordeva le labbra, la fronte corrugata.

— Ho un pensiero che mi tormenta. Stanotte lei mi ha chiesto se mia madre conosceva la donna che è stata ammazzata nel centro commerciale e io ho risposto di no.

Angela annuì e si fece più attenta.

— Be’, non sono sicuro ma…

— Forza, dimmi tutto, potrebbe essere importante — lo incoraggiò. — Posso avere due dita di vino?

— Faccia pure — rispose Davide.

Chiara si alzò, prese un bicchiere da uno scaffale e lo porse ad Angela, che si versò il vino bianco e lo osservò in controluce prima di portarlo alle labbra. Dopo averlo assaporato, posò il bicchiere sul tavolo, afferrò la bottiglia e si rivolse alla ragazza.

— Ne vuoi anche tu?

Chiara alzò il palmo della mano e Davide spiegò: — Lei è astemia.

Angela annuì distrattamente e invitò con un cenno della mano il ragazzo a continuare il suo racconto.

— Insomma, stavamo qui a tavola e c’era il telegiornale. Mamma mi stava raccontando qualcosa che le era accaduto al lavoro, poi si è interrotta e mi ha chiesto se avevo capito il nome della donna che era stata ammazzata nel camerino di quel centro commerciale. Le ho risposto: qualcosa come Ceccarini, o Ceccarelli. Miriam, mi pare. Lei mi ha guardato ma era soprappensiero. Ha borbottato che non poteva essere la stessa Miriam, poi ha cambiato discorso.

— Ci siamo, lo sapevo. — Angela batté un pugno nel palmo dell’altra mano. — E poi cosa ti ha detto?

— Niente, ma quel giorno è stata silenziosa, di cattivo umore, e prima di andare al lavoro l’ho vista frugare in un cassetto del comò, in camera da letto.

— Forse cercava qualcosa da mettersi addosso — disse Chiara.

— No, era già pronta.

— Mostrami quel cassetto. — Angela si alzò in fretta e Davide la condusse davanti a un comò di legno annerito dal tempo. Indicò il cassetto più in basso.

Angela s’inginocchiò e cominciò a frugare al suo interno. Nascosto fra la biancheria trovò un astuccio di plastica. Lo aprì e vide delle fotografie dai colori sbiaditi. Con un sospiro di sollievo si lasciò cadere sul letto e sfogliò le istantanee.

I due ragazzi la fissavano incuriositi.

— Le avevi mai viste? — chiese a Davide, mentre le osservava una dopo l’altra, gettandole sul lenzuolo.

— No — rispose lui, aggrottando le sopracciglia. — Forse risalgono alla gioventù di mamma. Non ne parlava volentieri, diceva che era stata una serie di delusioni. Anche la storia con mio padre era durata poco. Lui le aveva promesso di sposarla, ma subito dopo la mia nascita se ne andò in Germania con un’altra donna.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.