Zane by S. Marty

Zane by S. Marty

autore:S. Marty [Marty, S.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781980467304
Google: 4uwhtwEACAAJ
editore: Independently published
pubblicato: 2018-03-04T09:27:53+00:00


Zane uscì dalla cabina, non riusciva a pensare né a respirare, quelle parole l'avevano distrutto e non aveva mai provato una sensazione del genere, o meglio l'aveva provata, ma non così intensa da farlo andare nel panico più totale.

Stava perdendo anche lei, non aveva mai avuto fortuna con le donne, ma sperava che con la propria compagna non ci sarebbero stati grossi problemi.

Ma a quanto pare la vita non l'aveva punito abbastanza.

Arrivò sul ponte e si aggrappò alla ringhiera di prua.

Doveva calmarsi e ragionare a mente lucida, ma come si poteva ragionare sapendo che la persona destinata a te per tutta la vita si stava uccidendo con le sue stesse mani e non le importasse niente di te?

Aveva ragione, forse l'amore non c'era, ma lui sentiva qualcosa.

In quel poco tempo che erano riusciti a parlare o stare insieme aveva visto un lato di lei che gli piaceva.

Era una donna forte, determinata.

Adorava quel suo modo di spostare quella ciocca di capelli ribelli che usciva dalla coda alta.

Il modo in cui ammirava l'oceano, con quello sguardo perso nel vuoto ma felice.

Santo cielo si era innamorato altro che storie.

Ma la cosa a quanto pare non era reciproca, sperava di iniziare almeno a piacerle, che non fosse solo l'imprinting a spingerli a cercarsi.

La scorsa notte avevano condiviso più di un semplice letto, anche se non avevano fatto sesso, avevano avuto un'intimità diversa.

Sperava che in lei fosse nato qualcosa, ma a quanto pare si sbagliava.

Quella convinzione gli fece bruciare gli occhi, non poteva capitare una seconda volta, non l'avrebbe retto nuovamente un colpo del genere.

«Zane?»

Quando si sentì chiamare, riconobbe subito la voce gentile di Giudy.

Prese un forte respiro e si volse stampandosi in faccia un sorriso.

«Giudy, che ci fai qui?»

La domanda non ebbe risposta e lui la guardò.

Sul suo volto c'era un'espressione sconsolata con un sorriso lieve.

«Stai bene?» chiese.

«Sì, non si vede?» rispose subito lui.

«Direi di no» constatò e si mise vicino a lui appoggiando i gomiti alla ringhiera guardando il mare.

Lui la guardò e abbassò il volto osservando l'orizzonte.

«Sai, Logan è preoccupato» esordì lei dopo qualche attimo.

«Per cosa?»

«Per te.»

Calò il silenzio.

Logan lo capiva subito quando non stava bene.

«Ha mandato te per impietosirmi e farmi confessare i miei perversi peccati?» chiese ironico.

«No» negò lei con un sorriso. «Sono io che ho pensato volessi parlare con qualcuno che può vedere il tutto sotto un punto di vista non da lupi» spiegò mimando le virgolette sulla parola lupi.

Lui sorrise e sospirò. Probabilmente Logan le aveva detto del suo imprinting con il capitano.

«Posso chiederti una cosa?»

«Certo» acconsentì.

«Logan, ti comanda?»

Katya sosteneva che tutti fossero così, ma lui non vedeva questo tra i suoi amici, ma forse era solo cieco e pensava che tutto fosse normale, logico o consenziente.

La ragazza lo guardò con la fronte corrugata e poi scoppiò a ridere.

«Stai scherzando?» chiese asciugandosi una lacrima.

«No, cioè mi stavo chiedendo se fosse autoritario con te, se ti imponesse delle scelte, o altro.»

Si sentiva un po' stupido a chiedere quelle cose e sicuramente Giudy avrebbe pensato che uno grosso come lui fosse ridicolo a parlare di sentimentalismi.



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