Ventun donne all'assemblea by Grazia Gotti

Ventun donne all'assemblea by Grazia Gotti

autore:Grazia Gotti [Gotti, Grazia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 2024-02-12T00:00:00+00:00


Pianoforte, Kultur e generosità:

Elsa Conci

Tina Anselmi, che ha conosciuto Elsa Conci nel 1945, dice di aver saputo molto tardi di quella speciale famiglia di ragazzi che lei gestiva a Trento. “Ne parlava con pudore, non voleva coinvolgimenti impropri.”

La Anselmi ricorda anche che per la sua indefessa testimonianza di umanità e per il servizio prestato a onore della chiesa, ricevette il riconoscimento di Paolo VI, che la insignì della Croce Pro Ecclesia et Pontefice.

Elsa, il cui vero nome era Elisabetta, nome che Giorgio Grigolli, nel suo La sposa della dc, mette in relazione alla sposa di Zaccaria e madre di Giovanni detto il Battista, visitata da Maria, sua parente, prossima alla sua importante maternità, era nata a Trento nel 1895.

Aveva respirato la politica dal padre, avvocato e parlamentare dal 1922.

Delle cinque ragazze Conci il senatore Enrico aveva contagiato lei, la figlia primogenita, con la sua passione politica.

Devota alla politica e alla fede, Elsa non formò mai una famiglia tradizionale, rimase nubile ma costruì una famiglia-comunità. Non ha, nell’aspetto, nulla di una monaca.

In una foto del 18 giugno 1958 è ritratta mentre scende da un’auto ed entra a Montecitorio. Piazza Montecitorio è piena di automobili, il vigile è in divisa bianca, Elsa Conci veste di scuro, immagino di blu. È un abito intero con le maniche lunghe, forse di seta per la morbidezza che lascia intuire. Capelli raccolti, occhiali, orecchini, collana con ben tre giri di perle intorno al collo, spilla, scarpe blu con fascia chiara. Altre foto in bianco e nero la riprendono all’uscita di Montecitorio: gonna e giacca in stile Merkel, cartella sottobraccio e, come la governatrice tedesca, un po’ tondetta.

Ha già passato i sessant’anni, è nubile, “sposa della DC” e, in modo molto riservato, madre di orfani e bisognosi ai quali offre alloggio in una villetta che ha fatto risistemare e per i quali si adopera con amore.

Lei preferì sempre quella del riflettere, del fare e del non ostentare. Altre connotazioni del suo carattere la renderebbero estranea all’oggi, come l’assoluta indifferenza per il carrierismo, per il potere e per i successi personali.



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