Redamancy by Flaminia Galeoni

autore:Flaminia Galeoni [Galeoni,Flaminia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: SEM
pubblicato: 2024-04-09T00:00:00+00:00

19.

Heathcliff porta gli occhiali da vista

Tamburello con le dita sul piano della scrivania, gli occhi saettano senza sosta verso il quadrante dell’orologio.

Blackcross è ancora silenziosa. È il 4 gennaio e le lezioni riprenderanno solo il 9.

Sarei voluta rimanere con tutta me stessa a Roma, passare l’Epifania insieme a papà e agli zii, ma non è stato possibile; i biglietti per la Scozia erano troppo cari e sono dovuta tornare il primo dell’anno.

Sono qui solo da quattro giorni, eppure mi sembra passata un’eternità.

Muovo ritmicamente la gamba su e giù, aspettando che scocchino le cinque del pomeriggio. Il silenzio mi graffia le orecchie, mi soffoca come se fosse tangibile. Credevo che, dopo aver passato una settimana insieme alla mia famiglia, sarei tornata a Blackcross più serena. Mi sbagliavo. Se possibile, mi sento ancora peggio di quando sono arrivata qui per la prima volta.

Come se il tempo trascorso a Roma non fosse stato abbastanza. Come se non lo avessi sfruttato al meglio. Penso che avrei potuto abbracciare mio padre più volte. Che avrei potuto passare più tempo in giro per la città. Sono tornata a Blackcross, ma la mia testa e il mio cuore sono rimasti oltre la Manica. E non penso riusciremo mai a ricongiungerci.

Il mio orologio digitale emette un lieve bip, facendomi quasi sussultare. Le cinque del pomeriggio.

Ora posso andare.

Indosso in tutta fretta il cappotto e la sciarpa, afferro la borsa dall’attaccapanni ed esco.

Mentre attraverso il corridoio del secondo piano di Harris House, lancio una veloce occhiata alla camera di Jacqueline; lei e gli altri non saranno di ritorno prima dell’8 gennaio e il pensiero di passare altri quattro giorni da sola mi sconforta.

Scendo velocemente le strette scale in legno fino al piano terra e sto per raggiungere la porta d’ingresso quando una voce mi chiama all’improvviso.

“Laverna, c’è un pacco per te!”

Mi volto, sorpresa.

Alle mie spalle, Lucas, il custode che sostituisce Mrs Collins nei giorni festivi, fa capolino dalla porta del suo ufficio; nella mano sinistra tiene un pacchetto regalo decorato da un nastro rosso e verde.

“Da parte di chi è?” chiedo, facendo qualche passo in avanti e afferrandolo.

“Non lo so,” si limita a dire. “Non c’è il nome. L’ho trovato qualche ora fa davanti alla porta.”

Per un istante, il mio sguardo si fissa sul motivo a righe sottili della carta da regalo. Poi lo infilo nella borsa a tracolla.

Ci penserò in un secondo momento, ora ho una cosa più urgente da fare.

“Grazie, Lucas, ci vediamo più tardi.” Poi mi volto ed esco nel gelo dell’inverno scozzese.

Questa notte ha nevicato e il campus è completamente ammantato di bianco. Le linee dei vialetti sono a malapena distinguibili sotto la neve e i rami degli alberi sono carichi di ghiaccioli che brillano alla pallida luce del sole. Affondo le mani nelle tasche del cappotto e nascondo il viso tra le pieghe della sciarpa. La neve scricchiola sotto le suole delle mie calosce di gomma. A Roma nevica raramente, e la città sembra così diversa quando accade, surreale, magica. Qui a Blackcross, invece, la neve sembra quasi “scontata”.

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