Il libro nero del comunismo by unknow

autore:unknow
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Scienze politiche, Ideologie politiche, Comunismo; Post-Comunismo & Socialismo, Saggio, Comunismo, Dittatura
ISBN: 9788804473305
Google: gSiJPQAACAAJ
editore: Mondadori
pubblicato: 1999-04-14T22:00:00+00:00

Questa era la situazione alla fine dell'estate del 1986 quando, per influenza della perestrojka, della glasnost e della stagnazione dell'economia polacca, l'équipe del generale Jaruzelski tentò di individuare nell'opposizione polacca alcuni gruppi con i quali fosse possibile arrivare a un compromesso. Ogni tentativo di questo genere doveva essere preceduto da un deciso allentamento della repressione. L'11 settembre 1986 il ministro degli Interni annunciò la liberazione di tutti i prigionieri politici: 225 persone in tutto. Per mantenere un minimo di rigore, si decise che qualsiasi partecipazione a un'organizzazione illegale e qualsiasi pubblicazione clandestina sarebbe stata punita con un'ammenda o con la detenzione in un carcere giudiziario, e non più in una normale prigione come accadeva prima. Si tornava, quindi, al livello di repressione degli anni 1976-1980. Con questa differenza: ormai il potere doveva fare i conti non più con centinaia ma con decine di migliaia di militanti. Nei primi mesi del 1988, dopo parecchie ondate di scioperi, la repressione si inasprì di nuovo ma, il 26 agosto, un comunicato annunciò l'inizio delle trattative con Solidarnosc. Benché frustrati, gli uomini dell'apparato di Sicurezza si comportarono tutto sommato con disciplina, anche se è probabile che alcuni abbiano tentato di impedire l'accordo. Ne è testimonianza il fatto che nel gennaio 1989 due sacerdoti incaricati del servizio pastorale delle strutture locali di Solidarnosc furono assassinati. Ancora oggi nessuno sa se sia stato un attentato del gruppo D o un atto criminale. Dopo le elezioni del 4 giugno 1989 e la formazione del governo di Tadeusz Mazowiecki il controllo dei «ministeri della forza» (Interni e Difesa) rimase in mano ai loro antichi capi. Il 6 aprile 1990 l'S.B. venne sciolta e sostituita dall'Ufficio di protezione del governo (U.O.P). In Polonia, il sistema comunista non ha mai agito legalmente, poiché non ha rispettato né il diritto internazionale né la propria costituzione. Criminale fin dalla nascita (1944-1956), il sistema è sempre stato pronto a ricorrere alla forza (anche militare) su larga scala.

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