Giovane coppia si diverte all'aperto by Aravind Jayan

autore:Aravind Jayan [Jayan, Aravind]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Guanda
pubblicato: 2024-02-26T23:00:00+00:00

Giovedì sera la madre di Anita venne a trovarci per la seconda volta, con il marito e Mohan al seguito. Tutti e tre sembravano appena usciti dal castello di Dracula, specialmente lei. Le colava il naso e chiese dell’acqua calda. Il padre di Anita portava ancora al collo il tesserino del lavoro. Continuava a strattonarlo e, chissà perché, a mormorare: «Allora siamo a questo punto».

La visita fu breve. Dei convenevoli si incaricò interamente Mohan. Parlava a macchinetta. A infilargli in bocca le pagine una a una, avrebbe triturato in un attimo le costituzioni di almeno tre repubbliche.

La madre di Anita disse: «Non voglio che mia figlia conviva con uno sconosciuto». Si asciugò il naso con il fazzoletto e si schiarì la voce. «Dovete parlare con vostro figlio. Spiegargli che non possono stare insieme in questo modo.»

Appa le parlò con più sicurezza delle volte precedenti.

«Mi lasci chiarire una cosa» disse. «Con nostro figlio al momento noi non parliamo. Non vive più in questa casa e non gli passiamo soldi di nascosto. Se volete che vostra figlia faccia qualcosa, non è lei la persona a cui dovreste chiederlo?»

La madre di Anita si rivolse a suo marito. «Ma lo senti?» Tacque, con l’aria di aspettarsi un intervento da parte sua. Lui però si limitò a grattarsi un orecchio.

Con una risata forzata, intervenne Mohan: «Adesso è bene che ognuno dica come la pensa. È meglio per tutti. Parliamo apertamente, a costo di essere maleducati. Non importa. Non è niente di personale, è colpa delle circostanze».

Appa ribatté: «Non ho detto altro che la triste verità. Se vi ho offeso, mi dispiace, ma la maleducazione non c’entra niente».

La madre di Anita non era d’accordo.

Cominciò un botta e risposta moderato da Amma e Mohan, che proseguì per un po’ e di fatto non si concluse, perché la madre di Anita prese e se ne andò.

La mattina dopo sentii i miei che discutevano della possibilità di parlare a Sreenath, ma a quanto ne so non lo fecero.

Nel frattempo Appa scoprì che Amma aveva dato in beneficenza quelle cinquantamila rupie.

«Per l’istruzione dei bambini?» gridò, come se fossero i suoi acerrimi nemici e cercassero di fregarlo in continuazione. «Ma non lo usi il cervello? Perché mi hai fatto una cosa del genere?»

«Sono soldi di tutti e due» gli urlò Amma. E gli rinfacciò il televisore nuovo. Appa osservò che quella era stata una spesa per la famiglia. Per un attimo pensai che avrebbe scagliato qualcosa contro il televisore, ma doveva essersi ricordato di quanto gli era costato.

Di sopra, per l’agitazione, scaricai Tinder. Trovai una web designer della Infosys. Una turista punjabi a Varkala. Una cooperante vicino a Kollam. Ampliai la ricerca alla distanza massima e cominciai a leggere ogni profilo, sdraiato a letto. Poi scaricai Bumble e pure Hinge.

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