Caccamo Filippo - 2019 - Vai tranquillo by Caccamo Filippo

Caccamo Filippo - 2019 - Vai tranquillo by Caccamo Filippo

autore:Caccamo Filippo [Caccamo Filippo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788852093869
Google: 4LWMDwAAQBAJ
editore: Mondadori
pubblicato: 2019-04-08T21:00:00+00:00


39

«Andrea, hai preso tu le mie cuffie?»

«Le tue…?»

«Le mie cuffie, ridammele muoviti, ho uno shooting fra un’ora e devo uscire, voglio le mie cuffie!»

«Aurora, ma che ne so di dove sono le tue cuffie, sono le 8 del mattino, sono ancora a letto.»

«Appunto, non siamo tutti sfaticati come te, noi webstar lavoriamo dal mattino alla sera, quindi ora mi fai il favore di darmi le mie cuffie perché devo uscire.»

«Senti, webstar, non so dove siano, ok? Per favore esci e chiudi la porta.»

«E va bene, vorrà dire che userò le tue, e comunque le porte non si chiudono, siamo una casa aperta, noi.»

Non capivo bene cosa stesse succedendo: mattino, Aurora, cuffie, casa aperta. Dopo circa un quarto d’ora ho iniziato a focalizzare, a riprendere le forze.

Per me, alzarmi, ogni mattina è un trauma. Non riuscirò mai a capire quelli che alle 7 sono allegri, pimpanti, che parlano con tutti, che fanno la doccia canticchiando ed elaborando il programma dettagliato della giornata che li aspetta. Per me la mattina presto è una maledizione contro la vita, è puntarsi la stufetta del bagno addosso e imprecare nella tua mente contro il mondo intero. E se qualcuno ti parla, non merita la tua attenzione.

Detto questo decido di non portare fuori Igor, Aurora mi ha rubato le cuffie e io il cane in giro non lo porto. Cosa ascolto mentre cammino, il rumore della tangenziale? Povero Igor, ci va sempre di mezzo lui in queste situazioni.

Faccio lo zaino, esco di casa e vado in biblioteca. Oggi passerò la mia giornata qui, accada quel che accada.

A metà tragitto mi accorgo che non so nemmeno che ore siano, guardo il telefono, è spento. Già, ieri sera ho voluto fare il perfetto studente e l’ho spento. Lo accendo, dopo qualche secondo inizia a vibrare, due messaggi da Asia. Ore 0.24: “Ciao attore navigato, stai meglio?”; ore 0.32: “Vabbè buonanotte”.

Non posso crederci, la sintesi massima della mia vita è questa. Non spengo il telefono da quando me l’hanno regalato, mai, davvero, in tutta la mia vita. Lo spengo alle 0.23, Asia mi scrive alle 0.24. C’è un piano in atto contro di me, ne sono sicuro.

Arrivo in biblioteca, vedo le solite facce, sento ripetere le stesse materie, sugli stessi libri. Mi faccio forza, non mi manca molto, solo tre capitoli, poi devo iniziare a ripetere fino allo sfinimento, posso farcela.

Prima, però, devo rispondere ad Asia: “Ehi! Scusa ho visto ora, ieri sera sono crollato, scusami, come stai?”. Poso il telefono accanto a me rigorosamente acceso e con lo schermo rivolto verso l’alto, e inizio a studiare.

Per la prima volta la mattinata e il pomeriggio volano via senza nemmeno accorgermene. A fine giornata sento i concetti rafforzarsi dentro di me, ho finito i tre capitoli e sto già ripetendo da un po’. «La biblioteca chiude fra un quarto d’ora» dice la bibliotecaria fermandosi sull’uscio dell’aula studio. Rifaccio lo zaino, torno verso casa.

Asia non mi ha risposto per tutto il giorno, ho controllato il telefono più volte, ma niente. Tornando a casa penso alla serata che mi aspetta: cena, camera, ripetere ancora.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.