Abba by Jan Gradvall

autore:Jan Gradvall [Gradvall, Jan]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2024-03-04T12:00:00+00:00

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SID HA CAPITO

Nel corso della sua carriera da frontman della punk band Sex Pistols e di quella postpunk Public Image Ltd, John Lydon, meglio conosciuto come Johnny Rotten, ha pubblicato diversi libri autobiografici. In occasione della pubblicazione di I Could Be Wrong, I Could Be Right, in cui racconta la lotta di sua moglie contro l’Alzheimer, nell’autunno del 2021 John Lydon fece un tour di presentazioni del libro in Gran Bretagna. Su YouTube c’è un estratto della sua presentazione al teatro di Bury St Edmunds: la serata volge al termine, l’intervistatore lascia il palco, ma John Lydon si trattiene davanti al pubblico, per una sorta di bis improvvisato. «Stavo pensando a Sid» dice. Quando nel 1977 i Sex Pistols licenziarono Glen Matlock, loro bassista e principale autore, poco prima di incidere il loro primo (e unico) album in studio, a prendere il suo posto fu il migliore amico di Lydon, John Ritchie, che venne subito ribattezzato con un nome più consono alla sua indole, Sid Vicious. Sid non sapeva suonare una sola nota di basso, ma il suo stile e il suo atteggiamento lo rendevano perfetto per salire sul palco e fare del sano e distruttivo punk. Tanto distruttivo che morì di overdose a soli ventun anni. «Di recente mi è stato chiesto quale fosse la mia canzone preferita degli ABBA» continua John Lydon. «Allora mi è venuto in mente Sid. Gli ABBA erano la sua band preferita in assoluto. Amava David Bowie, ma gli ABBA li venerava.» Lydon racconta poi la storia di un incontro mancato per un soffio tra Sid Vicious e gli ABBA, quando i Sex Pistols erano in tour in Scandinavia nell’estate del 1977. All’aeroporto di Arlanda, a Stoccolma, accadde una cosa inverosimile: all’estremità opposta del terminal i Sex Pistols videro sfilare davanti a loro un gruppo di persone che sembravano proprio gli ABBA. Sid Vicious, dimenticandosi di essersi vomitato su tutta la giacca durante il volo, impazzì di gioia e corse verso loro incontro gridando: «You are my favourite band! I love you!». Ma i membri della security, che si videro correre addosso un ragazzino pallido come uno spettro, con la giacca sporca di vomito e un collare da cane al collo, lo bloccarono immediatamente. Gli ABBA furono fatti allontanare con discrezione e Sid non poté mai incontrare i suoi idoli.

Dopo aver raccontato questo aneddoto, Lydon dice al pubblico: «Cantiamo una canzone per Sid. La sua preferita era “Fernando”». La telecamera lo riprende da dietro e non lo si vede in faccia, ma dalla voce è evidente che sta faticando a trattenere l’emozione. All’inizio non ricorda il testo e il pubblico accorre in suo soccorso. E quando arriva il ritornello, qualche centinaio di punk attempati si unisce a lui nel cantare a piena voce: «There was something in the air that night, the stars were bright, Fernando».

Nel 1977 il punk e gli ABBA potevano essere percepiti come due entità agli antipodi, i perfetti opposti. Eppure, c’erano diversi punti di incontro. Il punk degli inizi si

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